E’ corsa contro il tempo per capire quale strategia seguire per salvare il salvabile di una grande azienda che all’Aquila in oltre 30 anni ha dato lavoro a centinaia di persone. Il tribunale di Roma ha dichiarato fallita la Edimo Spa, una delle aziende del gruppo Edimo dell’Aquila, specializzato in grandi produzioni industriali, gruppo impegnato anche nella ricostruzione post sisma dell’Aquila e del cratere sismico e per il quale lavorano soprattutto maestranze aquilane. Questa mattina i titolari della Edimo Spa sono a Roma, per una riunione insieme ai legali proprio per cercare, in una dura corsa contro il tempo, di capire il da farsi. La speranza è, infatti, di garantire il futuro produttivo e occupazionale dell’azienda, nella quale lavorano 400 persone che si moltiplicano se si considera l’indotto. Il Gruppo Edimo, nato a ridosso degli anni ’70 quando il suo patron, Carlo Taddei, cominciò a muovere i primi passi nel campo dell’edilizia proprio all’Aquila, è cresciuto nel tempo fino a diventare un gruppo forte, costituito da società specializzate nella produzione di tutto ciò che serve per realizzare insediamenti produttivi, con commesse nel marcato italiano ed estero. La notizia del fallimento è arrivata agli imprenditori soltanto ieri sera, anche se il provvedimento del tribunale di Roma è del 19 febbraio scorso. Il giudice ha intanto nominato il curatore fallimentare: si tratta di Luigi Labonia, commercialista di origine calabrese. Ad amministrare la Edimo spa è l’imprenditore Antonello Taddei, uno dei tre figli del fondatore del gruppo, Carlo. La crisi della Edimo Spa era già. Risale a qualche settimana fa l’apertura della procedura di mobilità per 45 dei suoi 115 dipendenti.

(di Marianna Gianforte)