Tempi stretti per scongiurare la chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. La decisione del direttore generale della Asl numero 1 Silveri ha generato la protesta di alcuni medici del reparto, in primis la dottoressa Laura Natali, che hanno raccolto oltre 1000 firme tra infermieri, persone ricoverate in passato e loro parenti, contro la chiusura dell’unità operativa complessa di medicina. Per la direzione della Asl la decisione sarebbe motivata dalla necessità di una riduzione della spesa considerata la presenza della Medicina universitaria che affianca quella ospedaliera dal 1993. Il reparto di Medicina, quindi, sarebbe chiuso da qui ai prossimi sette giorni per far sorgere una Unità dipartimentale di Immunologia con un direttore scelto con chiamata diretta dal manager, senza concorso. La soppressione del reparto non determinerebbe risparmi di spesa, ha spiegato la dottoressa Natali. “Nel reparto di medicina ci sono oggi 18 posti letto – ha sottolineato – mentre l’unità dipartimentale di immunologia che verrà creato ne conterà 20, tra l’altro destinati ai pazienti con malattie rare che raramente hanno bisogno del ricovero, se non al momento della diagnosi”. La Natali ha ricordato come il reparto di Medicina abbia, ad oggi, 600 ricoveri ogni anno. Poi la dottoressa ha accusato l’indifferenza della politica davanti alla chiusura dell’Unità operativa complessa a partire dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che su questa vicenda ha taciuto. E come lui – ha sottolineato la Natali – hanno fatto altri esponenti politici e medici di professione come il Vice Presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis e l’assessore provinciale Guido Liris.

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