L’AQUILA – Gelo e freddo al Fattori in tutti i sensi. Il Gubbio imbriglia L’Aquila e vince con merito per 2-1 grazie alle reti di Baccolo e Falconieri nel primo tempo. Temperatura abbondantemente sotto zero, dirige davanti ad un’ottima cornice di pubblico Caso di Verona. L’Aquila avrà da recriminare e non poco. Pagliari conferma l’11 di Pontedera, Infantino è out dai convocati per motivi disciplinari, l’assenza si rivelerà pesantissima visto l’andamento della gara, Bucchi cambia e si copre 3 5 2 o se volete 5 4 1 con il solo Falconieri riferimento offensivo e Di Francesco pronto a sganciarsi nelle ripartenze. L’Aquila soffrirà tantissimo: due terzini bloccati e due interni di centrocampo di quantità ( Agnello e Del Pinto) a conti fatti non si sono rivelati una scelta vincente contro una squadra più che abbottonata: raddoppi su ciotola e Frediani e le fonti aquilane sono state annullate. Baccolo dopo pochi minuti di destro porta in vantaggio i suoi raccogliendo l’invito di Falconieri, L’Aquila reclama un rigore grosso così per fallo su Ciotola, Caso dice no ma la reazione rossoblù è sterile. Infantino servirebbe come il pane per fare a sportellate e trovare spazi grazie al fisico, De Sousa è isolato, solo qualche lampo di Ciotola nulla più e una conclusione di Agnello. Il Gubbio controlla, amministra con bravura e raddoppia sul finire di tempo. Testa si fa trafiggere dal sinistro non certo irresistibile di Falconieri e la partita è chiusa. Pagliari cambia tutto nel secondo tmpo. Fuori Ciotola e Agnello dentro Ciciretti e Corapi. Difesa a Tre e con l’ingresso di Bentoglio per Gallozzi si passa ad un 3 3 4 puro ma che si rivelerà sterile. Carcione con un destro e un’iniziativa di Corapi imbeccato da Bentoglio gli unici pericoli veri prima del gol della speranza di Pomante su cross di Ciciretti. Nel mischione finale il Gubbio non rischia più di tanto e porta a casa tre punti meritati. Per L’Aquila un passo indietro, una sconfitta anzitutto tattica contro un Gubbio abbottonato e un interrogativo sull’effettiva concretezza di Roberto Di Maio. Con lui in campo sempre 2 gol al passivo e un atteggiamento troppo superficiale. Dilemma da risolver al più presto assieme al caso Infantino. Troppo prezioso per regalarlo agli avversari.
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