L’Aquila, il ruolo dell’Università

universita lettere aq(Di Marianna Gianforte). In una città da ricostruire dopo il il flagello del sisma che ha distrutto non solo case ma anche il tessuto sociale creando un enorme crisi economica, il ruolo dell’Ateneo è fondamentale. Prima del sisma la fama dell’Aquila come città universitaria era nota in tutt’Italia, specie fra le regioni centrali dalle quali attirava migliaia di studenti. Dal 2009 anche l’università ha dovuto lottare per non perdere i propri iscritti e la qualità dei corsi e sopravvivere a un contesto di tagli da parte del governo. Questa mattina nell’aula magna del polo di Fisica a Coppito si è parlato proprio di “università e sviluppo locale” con i rappresentanti istituzionali, le organizzazioni di categoria e culturali, con la Regione, i rettori delle altre università abruzzesi con cui L’Aquila – nelle intenzioni della rettrice Paola Inverardi – intende fare rete. E anche con gli imprenditori il cui ruolo è fondamentale per aprire le porte agli studenti, come Sergio Galbiati del Polo d’innovazione Ict, Giuseppe Ranalli del Polo dell’automotive e meccanica, con Ercole Cauti, del Polo chimico-Farmaceutico Capitanik. In particolare Ranalli ha sottolineato che “distruggendo il valore dei punti di forza del territorio, i posti di lavoro non si creano. Questa è la sfida che senza università e centri di ricerca è sicuramente impossibile”. Quella di oggi è una tappa di un percorso cominciato un anno fa di consultazione e incontri con le rappresentanze del territorio, per stilare un’agenda strategica per l’università dell’Aquila. I problemi dell’università vanno di pari passo con quelli della città da ricostruire, lo sanno bene gli studenti che questa mattina hanno chiesto alla rettrice e al sindaco rassicurazioni su alcune urgenze.

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