L’Aquila, Isis: i musulmani condannano la violenza

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MusulmaniFurti e spaccio, risse e traffico di esseri umani legato soprattutto al lavoro nei campi, nel Fucino, dove si teme che a orientare il mercato dei raccoglitori di ortaggi durante i mesi estivi in particolare, sia il fenomento del caporalato. Associare questi episodi di criminalità alla presenza di stranieri provenienti da Paesi non comunitari è facile, soprattutto nei luoghi della Marsica dove la presenza di comunità straniere è più consistente. Come a Luco dei Marsi, dove su 6mila abitanti, mille sono i braccianti provenienti da Marocco, Macedonia, Albania, Kosovo, in gran parte comunità musulmane. L’appello delle associazioni di immigrati _ alcune ascoltate oggi il consiglio regionale per un progetto volto all’integrazione culturale che riguarda tutta la provincia _ è di resistere alla tentazione di generalizzare, promuovendo l’integrazione degli immigrati. All’aumento della percezione d’insicurezza legata alla criminalità si aggiungono anche i timori del terrorismo, dell’Isis, soprattutto dopo gli attentati a Parigi e alla redazione di Charlie Hebdo, che hanno scosso gli stessi cittadini musulmani. “Sono loro i primi a condannare episodi di violenza e uccisione – spiega il presidente dell’Associazione ‘Mondo a colori’ di Avezzano, Augusto Cicchinelli – e a temere che questo si ripercuota sulla loro vita qui in Abruzzo e in Italia”.

di Marianna Gianforte

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