video » L’Aquila. Dubbi sui fondi per la ricostruzione

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laquila dallaltoLa “Assemblea Cittadina” de L’Aquila ha promosso cinque incontri settimanali, presso il Palazzetto dei Nobili, a partire dal 9 gennaio prossimo, dal titolo “Il piatto è servito: le responsabilità della mancata ricostruzione”. In attesa della pubblicazione del libro bianco, che raccoglierà gli interventi, i problemi sollevati, le proposte, l’Assemblea analizza lo stato attuale delle risorse, partendo proprio dalla delibera Cipe che assegna per la ricostruzione post sisma risorse pari a 2.245 milioni di euro. «Ciò che è sfuggito ai più – fa notare l’Assemblea cittadina – è che queste risorse sbandierate come fondi per la ricostruzione materiale della città sono, invece, da assegnare a tutte le voci su elencate e che, cosa ben più inquietante, sono distribuite su tre annualità, per il periodo compreso fra il 2013 ed il 2015». Per la periferia sono assegnati 410 milioni di euro così distribuiti : 360 per il 2013, 25 per il 2014 e 25 per il 2015. Per il centro storico sono assegnati 575 milioni di euro così distribuiti: 300 per il 2013, 142 per il 2014 e 133 per il 2015. Quindi, per l’anno 2013, per la periferia ed il centro storico dell’Aquila vengono indicati 660 milioni di euro, di cui 300 per il centro storico. Gli ulteriori 150 milioni di euro della così detta gestione stralcio sono già tutti impegnati per la riparazione delle case Ater, per i pagamenti della redazione dei piani di ricostruzione, per gli edifici scolastici; le macerie; l’ordine pubblico, l’assistenza alla popolazione, gli alberghi, le consulenze, le mura urbiche e gli interventi prioritari, tutti riferiti a Chiese. Da non dimenticare i 50 milioni di euro già impegnati per la bonifica dell’ex area industriale di Bussi sul Tirino e i 18 milioni per la Scuola di Dottorato “Gran Sasso Scienze Insitute”, anch’essi ricadenti sui fondi stanziati per la ricostruzione. «Doveroso dare uno sguardo – si sottolinea – anche alle risorse per l’assistenza alla popolazione, per la quale vengono indicati 180 milioni di euro, di cui 167 per il 2013 e 13 per il 2014. L’anno 2015 risulta essere totalmente scoperto. Evidenziamo che i 180 milioni per l’assistenza alla popolazione comprendono: 4,4 milioni di euro per la manutenzione del progetto Case, dei Map e dei Musp; 10,2 milioni per la gestione dell’ordine pubblico; 12 milioni per la messa in sicurezza di edifici non oggetto di interventi di recupero; 5,4 milioni per gli affitti di sedi comunali e per il supporto al Genio Civile; 6 milioni per “altre spese” non meglio identificate».  «Ciò che manca non è l’informazione, bensì le risorse», rileva l’Assemblea, «a fronte dei complessivi 660 milioni, stanziati per il 2013, le migliaia di pratiche giacenti e non finanziate, cui vanno aggiunti i progetti per il centro storico ancora da approvare e finanziare, sono la pratica dimostrazione delle risorse insufficienti. L’informazione ufficiale non è stata mancante, bensì poco chiara e distorta. Come mai, fino a qualche giorno fa, si è parlato di 2,5 miliardi per la ricostruzione, come se solo ad essa fossero destinati e solo per l’anno in corso? Come mai non si è detto chiaramente che le risorse sono destinate a numerose e consistenti voci e, soprattutto, suddivise in tre annualità?».


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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