Un maxi risarcimento di quattro milioni di euro a favore del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aquila, legittimo creditore dei canoni d’affitto dei locali ex Optimes, che l’Università ha pagato alla società Gallucci srl.
È questo l’esito del contenzioso amministrativo che ha visto protagonisti, per anni, davanti al tribunale civile del capoluogo, il Consorzio e la società.
Il contenzioso riguardava la proprietà dell’immobile, l’ex stabilimento all’interno del quale si producevano compact disc, che dopo il sisma del 2009 è stato oggetto del contratto di locazione sottoscritto tra Ateneo e società Gallucci.
L’università aveva infatti necessità di nuovi spazi per l’attività accademica avendo molte sedi danneggiate dal terremoto.
Il Consorzio per lo sviluppo industriale aveva sollevato l’esistenza del contenzioso evidenziando come l’individuazione del creditore fosse rinviata all’esito del giudizio amministrativo.
Nel frattempo l’Università ha versato fino al luglio 2011 alla società Gallucci un milione e 200mila euro, mentre i successivi canoni, come stabilito dal Consiglio di Stato, venivano pagati su un apposito libretto postale non intestato ai due ricorrenti.
Ora lo stesso giudice amministrativo di secondo grado ha sancito la legittima proprietà dello stabile al Consorzio per lo Sviluppo industriale stabilendo che le somme versate dall’Ateneo su quel libretto appartengono allo stesso Consorzio.
Inoltre la società Gallucci dovrà risarcire l’Università per un importo pari a 538mila euro in relazione ai lavori effettuati dalla Srl per le esigenze dell’Ateneo pari ad oltre un milione e mezzo di euro.
A seguito di una perizia, infatti, il tribunale dell’Aquila ha stabilito in 999mila euro la stima degli interventi.
La società è stata inoltre condannata a pagare il 10 per cento del canone annuo di locazione per aver continuato a percepire i canoni in misura di gran lunga eccedente rispetto al valore dei lavori eseguiti nella struttura.