CASE: Con i sigilli ai balconi emerge anche… qualcos’altro

Balcone crollatoAl via all’Aquila i sigilli a 800 balconi del Progetto Case in cinque New Town sulle 19 realizzate dopo il sisma del 6 aprile del 2009: il provvedimento è successivo al sequestro disposto dal Gip nell’ambito dell’ inchiesta della magistratura sul crollo di un balcone in legno a Cese di Preturo, avvenuto il 2 settembre scorso. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli – all’Aquila per presentare una scuola sulla ‘Civil Protection and Emergency Academy’ – ha annunciato che il suo dipartimento si costituirà parte civile nel procedimento penale “qualora venisse accertata la frode nelle pubbliche forniture”. “Anche in questa vicenda – ha detto rispondendo ai giornalisti – colgo una spinta ad arrivare subito alle conclusioni, sottendere determinate responsabilità ed escluderne altre”. Intanto il prossimo 10 ottobre comincerà il processo di appello a carico degli ex componenti della Commissione Grandi rischi, organo scientifico consultivo della presidenza del Consiglio dei ministri, i cui sette imputati sono stati condannati in primo grado a sei anni di carcere per omicidio colposo e lesioni; l’accusa è quella di aver dato false rassicurazioni agli aquilani al termine della riunione dell’organismo del 31 marzo 2009, che si tenne nel capoluogo a cinque giorni dal terremoto. Nel corso dell’operazione di apposizione dei sigilli a Cese di Preturo si è deciso che le famiglie, secondo quanto si è appreso una trentina, saranno evacuate: i tecnici hanno trovato una situazione più allarmante del previsto. Il Comune aveva già proposto questa soluzione il giorno dopo il crollo, ma gli inquilini avevano rifiutato. Ad operare i forestali insieme ad operai del Comune; questi ultimi hanno montato dei tubi innocenti alle finestre del piano terra per impedire fisicamente il passaggio al balcone in modo da evitare il rischio di rimanere colpiti dal crollo di quelli del piano superiore.

SITUAZIONI POCO CHIARE

Andando casa per casa a mettere i sigilli, stanno però emergendo anche alcune situazioni poco chiare che non riguardano i balconi ma la gestione degli appartamenti del Progetto Case: ci sono affitti fittizi, nel senso che alcune persone non abitano le case pur mantenendone la titolarità, ci sono famiglie che mancano da mesi, ci sono inquilini che sono all’estero, e non mancano casi di sub affitto. L’operazione sigilli, che proseguirà fino al prossimo 11 ottobre, è iniziata con il piede giusto: i forestali hanno terminato prima del previsto il piano a Cese di Preturo, tanto che sono passati già ad Arischia, il secondo dei cinque siti interessati. Al termine della giornata sono stati messi i sigilli a 160 balconi in legno disseminati in circa 70 alloggi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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