L’Aquila: riapre la basilica di San Bernardino

san bernardinoAlle 17 in punto di sabato 2 maggio escono dalla chiesa provvisoria di San Bernardino a Piazza d’Armi, dove sono custodite dal post-sisma, per tornare nella casa originaria della basilica restaurata le spoglie di San Bernardino da Siena, il santo compatrono dell’Aquila. E’ il giorno in cui la chiesa, tra le più care non solo ai fedeli ma anche a tutti gli aquilani, riapre le porte dopo il lungo restauro che ha restituito al mondo un gioiello artistico e architettonico, come emerge in tutto lo splendore dalle immagini di Donatello Ricci. La basilica di San Bernardino è, però, soprattutto un luogo sacro, punto di riferimento spirituale e morale per la comunità disgregata e disorientata dal sisma nonostante siano passati già sei anni dalla tragedia. A spiegarci le varie tappe della cerimonia è padre Marco Federici, rettore della chiesa. La basilica tornerà anche nelle sue funzioni di sempre, con le messe celebrate al mattino dalle 8,30 alle 11,30, e nel pomeriggio alle 18,30. Già numerose le prenotazioni per celebrare matrimoni in una basilica stupenda, dove la bellezza è l’elemento principale per avvicinare gli individui alla gloria di Dio. Grazie ad un restauro durato quattro anni tornerà a riaprire alla cittadinanza. L’edificio tardo gotico cambiò il volto dopo il sisma del 2 febbraio 1703. Uno degli interventi più importanti che il Provveditorato alle Opere pubbliche ha eseguito sul territorio dopo il terremoto del 2006, come ha spiegato Roberto Linetti, provveditore interregionale, per un importo di circa 13 milioni di euro. In particolare la Fondazione Carispaq ha interamente finanziato, con un importante stanziamento, il restauro del prezioso soffitto ligneo, opera dello scultore Ferdinando Mosca di Pescocostanzo (1723 – 1727) e del pittore Girolamo Cenatiempo, artista allievo di Luca Giordano, che vi ha raffigurato episodi della vita di San Bernardino. Un intervento diretto dall’ex Soprintendente Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per l’Abruzzo, Lucia Arbace, ed eseguito dalle imprese Iciet Srl e Carnicelli Dario Srl, che ha permesso di riportare alla luce l’originario aspetto della grande opera che oggi si presenta con il fondo di un azzurro intenso. Il restauro dell’edificio di culto appaltato dal Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per Abruzzo, Lazio e Sardegna è stato eseguito dalla Ati Donati Spa ed Eme Restauri Srl.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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