L’Aquila rugby, parla Lorenzetti: ” responsabile fino ad un certo punto. I giocatori? Mi venivano proposti”

camusso

rugbyL’AQUILA – Sabato scorso si è concretizzato il dramma sportivo dell’Aquila rugby, una retrocessione figlia di un’annata iniziata male e finita peggio, tra mille contraddizioni e un progetto tecnico mai decollato. Umberto Lorenzetti, uomo di spessore e di grandi qualità tecniche, accetta di parlare di un’annata che verrà ricordata come la peggiore di tutta la storia del glorioso club neroverde. ” Mi sento responsabile ci mancherebbe altro – dice Lorenzetti ancora scosso per la retrocessione – ma fino ad un certo punto”. Ci spieghi. ” Fino alla gara con le Fiamme Oro ero il direttore tecnico poi è arrivato Andy Key e io mi sono limitato a curare gli avanti con Gigi Milani ( il pack ha funzionato benissimo ndr). Il direttore tecnico da quella partita non ero più io”. Ma la squadra l’ha fatta lei. ” Precisiamo. Il blocco italiano all’80% era quello dello scorso anno. Marco Molina la scorsa estate mi ha fatto visionare una serie di dvd di stranieri e ho scelto, ma io non ho contatti con i procuratori. Ripeto ho scelto su una serie di opzioni che mi ha offerto la società. E avevo lasciato un posto libero per un’ulteriore seconda linea per il finale di stagione”. Che non è mai arrrivata. ” Dopo la partita con le Fiamme Oro non avevo più voce in capitolo, decideva Andy Key”. A proposito di costruzione della squadra e di progetto tecnico. Le parole di Lorenzetti smentiscono la smentita del dirigente Molina che su un quotidiano ha precisato di ” non essere mai stato coordinatore del progetto tecnico. La mia attività nell’area sportiva, si è limitata ad affiancare il direttore generale Massimiliano Placidi nella predisposizione dei contratti dei giocatori scelti dal direttore tecnico Umberto Lorenzetti”. Mantenere rapporti con i procuratori, proporre all’allenatore una lista di giocatori ci sembra sia leggermente diverso dal limitarsi ad affiancare il DG Placidi ( che neanche ne avrebbe bisogno visto il ruolo che ricopre) nella predisposizione di contratti scelti dal DT. C’è di più. Scorrendo tra i tanti comunicati dell’ufficio stampa neroverde rileggiamo quello datato 3 agosto 2012, in occasione della presentazione al Comune di alcuni giocatori. In quella circostanza le parole del predidente Marinelli furono chiare e precise. “…..mi sono rivolto al direttore generale Placidi e al dirigente Marco Molina – quest’anno, pur mantenendo la direzione del settore marketing e comunicazione, sarà coordinatore del progetto tecnico – chiedendo una squadra competitiva che guardasse verso obiettivi ambiziosi”. Delle due l’una. O le parole di Marinelli non erano esatte o la precisazione di Molina è sbagliata. Ma questa la consideriamo solo l’ennesima contraddizione nella stagione delle contraddizioni. Intanto Lorenzetti si sofferma sui tanti problemi che hanno causato la retrocessione. ” Sicuramente gli innumerevoli infortuni ci hanno condizionato, e poi le troppe disattenzioni sui piccoli dettagli e i particolari. Raccogliendo punti di bonus in casa ad esempio oggi eravamo salvi. Il mio futuro?. Sono ancora troppo deluso, non ho la forza di pensarci”. Un’ultima domanda. Ma lei concordava in estate con le dichiarazioni di squadra competitiva e che puntava a scudetto o play off? ” Quelle sono dichiarazioni che non ho mai fatto. Sarei stato un pazzo solo a pensarle.  Chi le ha fatte se ne assume le responsabilità. Io ero dell’idea che la squadra fosse da metà classifica e resto anche oggi di quell’opinione. Troppe cose ci sono andate storte”. Intanto il gruppo Rugby club vecchio cuoreneroverde il 23 maggio alle ore 21.00, presso la sede  loc. centi colella impianti sportivi della polisportiva l’aquila rugby, terrà un’assemblea-incontro con tutti gli appassionati nero verdi. Tifosi e appassionati tutti vanno a caccia di risposte che oggi ancora non arrivano.

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