CHIETI – “Mettere subito a norma l’anfiteatro della Civitella che da gioiello della città è diventato, negli ultimi due anni, ricettacolo di sporcizia e luogo in totale abbandono. La richiesta è stata inoltrata al Comune dalla Confartigianato che si è fatta portavoce delle istanze di commercianti, imprenditori e semplici cittadini. “Intorno al parco archeologico della Civitella – afferma Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti – si deve costruire il rilancio dell’intero centro storico che non può prescindere da una struttura polifunzionale di questo splendore invidiata da mezza Italia. La Confartigianato, come sempre, è pronta a fare la sua parte per la riqualificazione definitiva della Civitella. Passaggio fondamentale, a questo punto, per rivitalizzare una città che ha dimostrato di sapersi animare ogni qualvolta vengono organizzate manifestazioni. Quest’anno il centro storico si è animato nel periodo natalizio come è capitato raramente di vedere in passato. Il nostro mercatino ha riscosso un successo senza precedenti e anche il Presepe vivente ha riversato migliaia di persone in centro. E’ chiaro, però, che adesso bisogna compiere tutti insieme il classico salto di qualità che deve giocoforza passare attraverso una nuova vita della Civitella. Il parco archeologico ha la vocazione naturale ad accogliere eventi tutto l’anno nei suoi spazi esterni che, ovviamente, devono essere messi a norma il prima possibile. Non possiamo continuare ad avere un sito del genere utilizzato solo ad intermittenza. In tal senso Confartigianato ha consegnato il suo personale progetto in Comune con l’obiettivo di restituire linfa vitale al centro storico e, di conseguenza, alla sua economia. I musei cittadini devono essere messi in rete tra di loro per poter garantire un’offerta culturale degna di questo nome ai turisti che raggiungeranno Chieti. Inoltre la Civitella deve diventare un polo attrattivo per la città e per l’intera Regione non soltanto nel periodo estivo. Se non promuoviamo i nostri gioielli sarà difficile uscire dalla crisi attuale e ridare vitalità al centro storico ormai svuotato di interessi”.
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