La storia della Miserere vince il Film Festival aquilano

armida miserere- golino“Come il vento” di Marco Simon Puccioni, il film che racconta la storia di Armida Miserere – la direttrice del carcere di Sulmona morta suicida nel 2003 – ha vinto la sezione lungometraggi della settima edizione di L’Aquila Film Festival, rassegna cinematografica promossa dall’associazione l’Idea di Cleves. La pellicola di Puccioni ripercorre la dura vita professionale della Miserere, figura femminile in un mondo maschile, spesso vittima di minacce e intimidazioni. Una donna combattuta tra la certezza che “il carcere non è un Grand Hotel” e la volontà ferrea di un trattamento giusto dei detenuti, ma anche minata da una tragedia personale: la morte del suo compagno, l’educatore carcerario Umberto Mormile (interpretato da Filippo Timi) ucciso dalla camorra. A L’Aquila si sono susseguiti cinque giorni di proiezioni, dibattiti e iniziative con un focus speciale dedicato al tema dell’omofobia e alla sua rappresentazione sul grande schermo. La giuria, composta da giornalisti e studenti della Scuola nazionale di cinema, ha assegnato una menzione speciale al film “Il Terzo Tempo”, di Enrico Maria Artale, dedicato al mondo del rugby. Per la sezione “cortometraggi” sono stati decretati vincitori a pari merito “Efimera” di Diego Modino (Spagna, 2012) e Baghdad Messi di Sahim Omar Kalifa (Iraq, Belgio, 2012), un film, quest’ultimo, che riflette sulla guerra e dell’impatto con la popolazione. Menzione speciale al film di animazione “La nuit americaine” di Joris Clertè e Pierre-Emmanuel Lyet (Francia, 2013).

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