Lanciano – Manca il personale, il carcere scoppia

carcere lanciano“Se non ci ascolteranno siamo pronti ad un’escalation delle proteste, perchè così non possiamo più andare avanti, i carichi di lavoro sono diventati insostenibili: su un organico di polizia penitenziaria di 180 agenti ne siamo 130 in servizio effettivo”. E’ quanto hanno dichiarato durante un sit-in, davanti i cancelli del carcere di massima sicurezza di Lanciano, i rappresentanti sindacali degli agenti penitenziari, “stanchi di non essere ascoltati e di lavorare il 35 per cento in più di quello che dovremmo”. Le sigle sindacali presenti con i propri rappresentanti al sit-in erano Uil, Sappe, Osapp, Sinappe, Cgil e Cnpp. Assente la Cisl. “Abbiamo preso un’ora di permesso per essere qui stamattina – ha detto Ruggero Di Giovanni della Uil, affiancato da Giuseppe Ferrantino del Sinappe, Piero Di Campli del Sappe e Francesco Ricco della Cgil – per gridare tutta la nostra disperazione. Non ce la facciamo più a sostenere piani di lavoro che si basano su turni di 8, 10, 12 ore al giorno”. “L’amministrazione e il provveditore non ci hanno degnato della benchè minima attenzione: aspettiamo da aprile una convocazione ma ora diciamo basta – hanno concluso i rappresentanti sindacali degli agenti penitenziari di Lanciano – si inizia con l’astensione della mensa ad agosto, poi con lo sciopero dello straordinario. Costringeremo il direttore ad obbligarci formalmente a fare turni di straordinario: a settembre, se non avremo risposte prima, siamo pronti a rimanere in carcere dopo il nostro turno di lavoro”.

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