Gli ex dipendenti di Sogesa sono tornati in presidio davanti all’ingresso della Cirsu per lanciare un grido d’allarme sul loro futuro e quella della discarica di Grasciano. Gli operai lamentano la mancanza di certezze: dei 57 dipendenti (39 potranno beneficiare della cassa integrazione fino a giugno, mentre per altri 18 il provvedimento è scaduto lo scorso dicembre. “Noi ex dipendenti della Sogesa., si legge nella nota, azienda dichiarata fallita il 26 giugno 2012, siamo costretti, per l’ennesima volta, a ribadire l’assoluta indifferenza dei sindaci e del Cirsu per quel che concerne la nostra posizione lavorativa. Sì, la Sogesa è morta, ma i dipendenti ..NO! Purtroppo, ormai da qualche tempo, assistiamo ad una stucchevole “fiction” nella quale appaiono i più svariati attori che recitano parti poco credibili. Si alternano, da anni, le promesse dei politici ed i funambolismi dei tecnici che, per salvarli, uccidono la classe operaia e divorano risorse pubbliche.. Questo che abbiamo letto nella nota È il duro atto di accusa degli ex lavoratori del Consorzio che rimproverano il Cirsu e i sindaci dei comuni che ne fanno parte e cioè quelli Bellante, Giulianova, Morro d’Oro, Mosciano, Notaresco e Roseto, una situazione diventata davvero insostenibile.
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