Le Rsa Fiom Sevel boicottano il porchetta party aziendale

mortadellaMaestà, il popolo ha fame… Dategli le brioches! La risposta, attribuita alla Regina Maria Antonietta, in realtà sarebbe uscita da altra nobile bocca, forse altrettanto frivola. Comunque, che basti propinare ai sudditi Panem e, possibilmente, un po’ di circenses per distrarli dalle ambasce quotidiane lo dicevano già i romani, prima ancora della regina o di chi per lei. Dare cibo e spettacolo al popolo, sudditi o operai che siano, è una legge quasi universale, che però trova la sua eccezione alla Sevel di Atessa. Per nulla sedotte dal porketta party organizzato dall’azienda per festeggiare il cinquemilionesimo Ducato, le Rsa Fiom Cgil invocano un soprassalto di dignità da parte di tutti i lavoratori, invitati a boicottare il suino arrostito in favore di quello insaccato. “Ai dirigenti i soldi, a noi la porchetta? No, preferiamo un bel panino con la mortadella portato da casa, ma condito con tanta dignità”. E non sembra gradita nemmeno la torta servita oggi a mensa: “Quella vera – dice la Fiom – se la sono già spartita capi e dirigenti, con premi produttivi tra i 1.500 e i 3.000 euro. Gli altri, nel convocare lo sciopero della mensa a favore del panino proletario, si definiscono “I miserabili di Victor Hugo, figli di un Dio minore”. Le Rsa Fiom ricordano anche i tanti operai che hanno assemblato i cinque milioni di veicoli uno ad uno (dimenticando, forse con qualche ragione, altri illustri sponsor della mortadella).

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