Le stelle di Pescara Jazz al Teatro D’Annunzio

Billy-CobhamDomenica 20 luglio 2014, Pescara Jazz torna al Teatro D’Annunzio con la formula del doppio concerto dopo la “trasferta”.di PJ in Festa. La serata sarà aperta dal duo formato da Tony Pancella e Bepi D’Amato, impegnati in un progetto sulle musiche di Duke Ellington e Thelonious Monk. Nella seconda parte, si esibirà la Billy Cobham Band. Il biglietto di ingresso al Teatro D’Annunzio costa 30 euro per il settore numerato e 20 euro per la gradinata non numerata. Il concerto avrà inizio alle 21.30.
Duke, Monk and viceversa è il titolo scelto per l’incontro sul palco del Teatro D’Annunzio di Tony Pancella e Bepi D’Amato. I due msuicsiti condividono una lunga esperienza in comune fatta di collaborazioni sia nel formato ristretto del duo, che in gruppi più ampi. Il repertorio del concerto – vale a dire le composizioni di Ellington e Monk, due capisaldi fondamentali della storia del jazz – viene affrontato dal pianista e dal clarinettista in una rilettura che unisce l’amore per la tradizione e la capacità di applicare tecnica e gusto personale alla pagina originale.
Tony Pancella è presente sulla scena musicale jazzistica da oltre tre decenni, Pianista molto apprezzato dalla critica musicale internazionale, svolge la sua attività concertistica nei più noti festival, jazz club e teatri in Italia e all’estero. Ha tenuto workshop e seminari in varie occasioni durante le tournèe estere ed è stato invitato quale docente di pianoforte e armonia avanzata presso il “Jazzinty Workshop” di Novo Mesto (Slovenia) nel 2004. Ha pubblicato numerosi CD, sia a suo nome, sia in collaborazione con altri musicisti per varie etichette discografiche: tra i più recenti, si segnalano The Struggle Never Dies!, con il vocalist Miles Griffith, e Alter Ego, in duo con il pianista Larry Willis.
Bepi D’Amato ha iniziato lo studio del clarinetto all’età di nove anni, dapprima privatamente, poi presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara, sotto la guida di Aldo Settimi. Se per quanto riguarda lo studio del jazz, D’Amato può essere considerato autodidatta, nella sua carriera di musicista ha percorso il ciclo evolutivo della musica afro-americana a partire dalle origini, suonando sin dall’età di quindici anni nelle formazioni di jazz tradizionale di Carlo Loffredo e ha collaborato con musicisti quali Romano Mussolini, Lino Patruno, Marcello Rosa. Collabora stabilmente con Larry Franco e dal 1993 è uno dei solisti principali dell’Italian Big Band diretta da Marco Renzi. Svolge attività di solista in Italia – con la ricostituita Tony Scott Big Band, con la SIDMA Jazz Orchestra, con la Jazz Studio Orchestra e con la Baracca Big Band. Ha comunque conseguito, con il massimo dei voti, il Diploma di Musica Jazz presso il Conservatorio di Campobasso nel 1999 per poi iniziare le attività di didatta musicale. Ha collaborato con musicisti americani quali Buddy De Franco, Tony Scott, Clark Terry, Larry Willis, Jimmy Woode, Ira Coleman, Bobby Durham e Dee Dee Bridgewater, e in particalre ha suonato al Clarinet Summit con Buddy De Franco presso l’Opera House di Tel Aviv, si è esibito come solista a Chicago, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Benny Goodaman, con la Chicago Jazz Ensemble diretta da Jon Faddis e, nel 2010, ha suonato da solista nella sala grande della Carnegie Hall di New York, con la Western Illinois University Jazz Orchestra.
La nuova band di Billy Cobham rappresenta in modo sufficientemente ampio delle sue radici e dei suoi viaggi e riprende due delle sue composizioni più note degli anni ’70, come Spectrum e Crosswinds, incorporando violino sul primo e steel pan. E, inoltre, permette al batterista di dare vita a un vero e proprio caleidoscopio musicale, capace di comprendere la musica latina, il rock e il jazz.
Panamense di nascita, newyorkese di educazione e residente in Svizzera da più di 25 anni, Cobham ha sempre cercato di ampliare la propria espressione creativa, secondo tutti i ruoli affrtonati nella sua carriera, batterista, didatta, compositore, produttore. Fin dal suo esordio nei primi anni 1970, come membro fondatore della Mahavishnu Orchestra e come batterista-leader, Cobham si è sempre posto come riferimento nel mondo del jazz-rock e della fusion ed è sempre stato riconosciuto come instancabile esploratore musicale. Da quel momento e fino ai nostri giorni, il batterista ha registrato costantemente come leader per le più importanti case disografiche, come la Atlantic, la CBS e la GRP, collaborando con i più importanti personaggi del panorama jazzistico internazionale, sia sul palco che in studio.

Pescara Jazz prosegue, lunedì 21 luglio, con due concerti di altissimo livello come quelli proposti dal duo formato da Stefano Bollani e Hamilton de Holanda e da Tom Harrell Colors of a Dream, la nuova formazione guidata dal grande trombettista statunitense.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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