Legge di stabilità, Province abruzzesi contro i tagli

saccomauro

soldiLe Province scendono in campo per contestare gli ulteriori tagli della Legge di Stabilità di 3 miliardi in due anni. Questa mattina nella sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara i presidenti dei quattro enti, Antonio Di Marco (Pescara), Mario Pupillo (Chieti), Antonio Del Corvo (L’Aquila) e Renzo Di Sabatino (Teramo) hanno spiegato i motivi della protesta. Il presidente dell’Upa Antonio Del Corvo ha detto che “dal 1 gennaio, in base alla Legge Del Rio, varie funzioni come quelle sul Genio Civile, Lavoro, Centri dell’Impiego sono passate dalle Province alle Regioni che però non hanno palesato l’intenzione di adempiere alle nuove funzioni e che dunque potrebbero tornare di competenza provinciale. Per cui noi vogliamo sapere cosa fare e soprattutto come coprire servizi senza personale, visto che se il Governo Monti aveva bloccato le assunzioni a tempo indeterminato, oggi c’é il blocco anche dei contratti a tempo. Questo vuol per esempio dire – ha aggiunto Del Corvo – che all’Aquila senza il contratto a tempo determinato non potremo assumere gli spalaneve e gli autisti per guidare gli spazzaneve. Per questo abbiamo messo insieme alcuni emendamenti da presentare ai nostri parlamentari. Non si tratta di una battaglia politica, di destra o di sinistra, ma di servizi da garantire al cittadino”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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