Legge ricostruzione, corsa contro il tempo per stralciare i commi “sbagliati”

tavolo ricostruzione(di Marianna Gianforte) Troppi errori nell’articolo 11 del decreto sugli “enti locali” che riguarda la ricostruzione dell’Aquila. Martedì 23 giugno la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane, prima firmataria del disegno di legge sulle “Misure urgenti per accelerare il processo della ricostruzione”, incontrerà la sottosegretaria all’Economia con delega al cratere sismico abruzzese, Paola De Micheli per chiederle di stralciare dal decreto – al più presto – quei commi irricevibili. Intanto questa mattina c’è stato un primo incontro tecnico con tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione, dalla Regione ai due uffici speciali, da Confindustria all’Ance fino ai sindacati e agli organismi di categoria. Però, è corsa contro il tempo per mettere nero su bianco quei passaggi dei commi inseriti erroneamente che devono essere tolti, in quanto il decreto è immediatamente attuativo.

LA NOTA DELLA PEZZOPANE: “IL MIO DDL COME TESTO DI RIFERIMENTO”
“Un confronto significativo e positivo, quello che si è tenuto stamattina in Regione, convocato da Giovanni Lolli, insieme al Presidente della Provincia, a sindaci e amministratori del cratere, sindacati e associazioni di categoria, per fare il punto sulle modifiche da apportare all’art. 11 del decreto Enti Locali, relativo alla ricostruzione”. Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane. “Tutti hanno ribadito il valore della proposta di legge organica da me presentata, che vogliono venga presa come testo di riferimento. Nello stesso tempo tutti hanno concordato che alcune parti dell’art 11 del decreto vanno cambiate, perché contengono previsioni normative che sono dannose e non sono il frutto dei tavoli che abbiamo avuto con il territorio nei mesi scorsi. Va modificato necessariamente il comma 2, dove si prevede che il progettista e il direttore dei lavori non possano avere avuto, negli ultimi tre anni, rapporti di alcuna natura con l’impresa affidataria dei lavori, anche in subappalto. Così come vanno cambiate le norme che prevedono solo sanzioni penali per gli amministratori di condominio, l’articolato che prevede la risoluzione del contratto in caso di fallimento dell’affidatario dei lavori o di liquidazione coatta e concordato preventivo, come pure la nomina diretta dei direttori dell’USRA da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri. Tutte norme che dovranno essere modificate, o con uno stralcio, o con emendamenti in sede di conversione, che richiamino le norme previste nel mio ddl. Norme studiate ed elaborate con il territorio e su cui i soggetti, che stamattina hanno preso parte al tavolo, hanno ribadito il loro sostegno. C’è stata al contrario grande amarezza per un testo del governo, che non ha recepito a pieno le norme già da tempo condivise. Va in ogni modo chiarito- aggiunge la senatrice- che il decreto, per sua stessa natura, non ha valore retroattivo, pertanto tutti i contratti già in essere non potranno subire modifiche.
Martedì prossimo incontrerò, assieme a Regione, Provincia e rappresentanti dei comuni, il Sottosegretario De Micheli, con la quale farò il punto della situazione, rappresentandole la necessità di cambiare alcune parti del decreto, non aderenti alle reali necessità del territorio. Dopodiché venerdì prossimo ci sarà un nuovo tavolo in Regione per fare il punto della situazione”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Sii il primo a commentare su "Legge ricostruzione, corsa contro il tempo per stralciare i commi “sbagliati”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*