video » Licenze NCC, Menditto si appella ai Comuni

Quintero

nccDue titolari di societá di trasporto e un intermediario abruzzese sono stati arrestati dalla polizia giudiziaria del Tribunale di Lanciano per il reato di associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Lanciano sulla regolarita’ del rilascio delle autorizzazioni delle licenze di noleggio con conducente. Si tratta di due titolari di societa’ operanti a Roma nel settore trasporti, aeroporto Fiumicino, e di un intermediario abruzzese che si occupava di procacciare le licenze in regione. Gli arrestati sono Fabio Falasca, di Roma, 45 anni, titolare della Blu CAR autonoleggi, Agostino Forte, di Roma, 45 anni, titolare della Airport Shuttle Bus e Sebastiano Di Maria, 42 anni, di Manoppello. Il gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha ordinato le misure cautelari in carcere e “riconosciuto come componenti dell’associazione a delinquere Antonio e Angelo Bianco di San Vito Chietino, padre e figlio”, ha detto il procuratore di Lanciano Francesco Menditto nel corso della conferenza stampa. Angelo Bianco, 55 anni, funzionario del comune di San Vito Chietino, firmava le licenze oggetto dell’inchiesta e secondo l’accusa avrebbe “intascato tangenti mascherate da affitti per il ricovero delle auto per decine di migliaia di euro”.

L’ORDINANZA DEL GIP: A S.VITO NUMERO LICENZE SPROPORZIONATO
“Un numero elevatissimo ed assolutamente sproporzionato di licenze per il servizio di noleggio di autoveicoli con conducente”, prendendo come “pretesto per tale aumento indiscriminato l’approssimarsi dell’evento sportivo Giochi del Mediterraneo Pescara 2009”. Sono alcuni passaggi dell’ordinanza con cui il gip del tribunale di Lanciano Massimo Canosa descrive il contesto in cui si e’ innestata l’associazione a delinquere mirata alla produzione di autorizzazioni di licenze Ncc false da destinare al mercato del taxi della Capitale. “Le attivita’ investigative si sono focalizzate soprattutto sul Comune di San Vito Chietino – scrive il gip nell’ordinanza – nell’ambito del quale, per effetto della delibera 4 del 17 marzo 2009 del Consiglio Comunale, le autorizzazioni da rilasciare erano elevate a ben 35 (rispetto alle 10 originarie), prendendo come pretesto per tale aumento indiscriminato l’approssimarsi dell’evento sportivo Giochi del Mediterraneo Pescara 2009”. Quella delibera, sottolinea il gip, fu “preceduta dal parere favorevole del responsabile del settore tributi e attivita’ produttive, Angelo Bianco”, il funzionario del comune di San Vito riconosciuto dal gip insieme al padre Antonio e ai 3 arrestati come componenti dell’associazione a delinquere. “Non risulta che il comune di San Vito Chietino abbia provveduto a ridurre il numero di licenze al termine dei Giochi del Mediterraneo, cui l’aumento era stato apparentemente ricollegato”, aggiunge il gip. La Procura ha chiesto la misura cautelare in carcere per Angelo e Antonio Bianco, figlio e padre: il gip ha respinto la richiesta “perche’ non ha ravvisato le esigenze di custodia cautelare”, hanno spiegato nella conferenza stampa il procuratore Francesco Menditto e il sostituto Ruggiero Dicuonzo, titolare dell’inchiesta, “ma ha pienamente condiviso l’impianto accusatorio. Angelo Bianco ha incassato tangenti mascherate per decine di migliaia di euro, occupandosi di reperire anche le rimesse finendo per indicare la casa dove abitava come ricovero per auto in regime di autocertificazione”. Le indagini hanno riguardato anche il Comune di Treglio.


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Il Procuratore Capo di Lanciano Francesco Menditto ha voluto sottolineare l’importanza dei Comuni per arginare il fenomeno delle false licenze.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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