Portare in piazza la protesta e la proposta del mondo agricolo, in maniera tale da evidenziare da un lato le problematiche sempre più soffocanti per il settore e dall’altro indicare i necessari e non più procrastinabili interventi da adottare per evitare il tracollo delle imprese e le conseguenti ripercussioni fortemente negative sull’intera società. È questo il principale obiettivo che si pone l’iniziativa pubblica che si terrà a lunedì 23 febbraio a Pescara, in Piazza Italia dalle 9,30 alle 12,30.

La mobilitazione è stata organizzata da Agrinsieme, il grande coordinamento del settore agricolo che vede la Confederazione Italiana Agricoltori, la Confagricoltura, l’Alleanza delle Cooperative Italiane, Fedagri, Confcooperative e Legacoop lavorare intorno ad un unico tavolo di confronto e di elaborazione strategica comune; una scelta responsabile ed importante, alla luce del fatto che l’agricoltura abruzzese rappresenta, con punte di vera eccellenza, 70.000 aziende e 170 cooperative di lavorazione e trasformazione, alle quali corrispondono oltre 20.000 occupati, tanto che il valore economico dell’agroalimentare ammonta ad un quinto del totale regionale. Con grande civiltà, ma con altrettanta fermezza, gli agricoltori vogliono in questo modo lanciare l’ennesimo grido d’allarme rivolgendosi ai decisori politici, alle Istituzioni ed ai Cittadini, cioè a quegli interlocutori naturali per i quali – stante i loro ruoli rispettivamente legislativi, amministrativi e di consumatori – è giunto ormai il tempo di acquisire piena consapevolezza delle problematiche che verranno esposte. Perciò è auspicabile che lunedì in piazza, accanto alle imprese agricole, ci siano anche i Cittadini; proprio per questo Agrinsieme confida che tutti i Sindaci dei Comuni abruzzesi, rappresentanti dell’intera collettività, partecipino alla mobilitazione rispondendo positivamente alla lettera di invito che ciascuno di loro ha ricevuto.