Dall’analisi del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Ministero sul Piano Regolatore Portuale di Pescara non emergono notizie positive riguardo ad  un progetto estremamente ambizioso per la città che dovrebbe risolvere non poche problematiche, a cominciare dall’insabbiamento del Porto Canale, e garantire uno sviluppo economico atteso da troppo tempo. Ad evidenziare i lati oscuri del parere del Ministero il gruppo consigliare in Comune del Movimento 5 Stelle, in particolare Erica Alessandrini che in qualità di ingegnere si é occupata di analizzare nel dettaglio il documento giunto da Roma. “Ci sono numerose criticità su tutti fronti, in buona sostanza é da rifare completamente – secondo la Alessandrini – e questo non fa che confermare le perplessità che avevamo già in campagna elettorale sulla bontà di un progetto estremamente carente. ” Manca un piano preciso ed efficace per quanto riguarda il rischio alluvioni, la portata che prevede il progetto é scarsa e non adeguata a quello che la natura potrebbe riservarci, non c’é un’area di studio più ampia nel contesto urbano, si richiedono pagine e pagine di approfondimenti rispetto a punti poco chiari. Per non parlare delle valutazioni finanziarie, si parla di circa 200 milioni di euro, secondo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sono valutazioni da aggiornare visto che risalgono a dati del 2008 ed in ogni caso il piano finanziario é poco aderente alla realtà. Tra le altre questioni la mancanza di un progetto antiincedio dove non sono nemmeno state indivuate le aree. In sostanza quello che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dice agli amministratori pubblici di Pescara e in qualche misura anche a chi ha redatto il progetto é di studiare di più e se non é una fragorosa bocciatura, poco ci manca. “Ci sono proposte alternative – ha spiegato stamane in conferenza stampa Erica Alessandrini – meno impattanti ed anche più sostenibili sul piano economico, perchè non valutarle?”