Mafia e mafie contro cui è sempre piu difficile combattere, soprattutto quando è la gente comune che non denuncia. Si è parlato di corruzione, evasione fiscale e contributiva e infiltrazioni criminali negli appalti pubblici e privati al convegno organizzato dall’Agenzia delle entrate questa matttina all’Auila, nella sede monumentale della Corte dei Conti, cuore della città ancora da ricostruire. A parlarne insieme al procuratore aggiunto della Repubblica a Milano, Francesco Greco, anche don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’Associazione Libera, il movimento di persone nato nel 1995 per sollecitare la società a contrastare le mafie e promuovere la legalità. Gli strumenti non sono solo di tipo giuridico: c’è anche quello morale, spinta etica che deve portare a difendersi e a ribellarsi alla corruzione. All’Aquila, il piu grande cantiere d’Italia, vero cavallo di Troia per le infiltrazioni criminali è la ricostruzione privata, che non ha norme chiare e nette. Lo ha sottolineato il sindaco Massimo Cialente, un aspetto che ha visto d’accordo anche il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi. Da Palermo è intervenuto anche il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. In un video messaggio ha ribadito che il vero strumento per sbloccare l’Italia non è un decreto qualsiasi ma la lotta alla corruzione.

(di Marianna Gianforte)