Maltempo: litorale ko

defibrillatore

mareggiatePiù che la conta dei guadagni sarà la conta dei danni a decretare la fine della stagione balneare, forzatamente anticipata dall’arrivo di un implacabile maltempo che ha spalancato le porte alle incursioni inattese dell’autunno. Tempeste e mareggiate ieri hanno flagellato il litorale, riversando in mare ombrelloni, palme, lettini e sdraio, letteralmente spazzati via da potenti raffiche di vento: un ulteriore schiaffo alla stagione balneare già compromessa da un’estate in sordina di cui ormai già non ci si ricorderebbe più, se non fosse per le tintarelle guadagnate con difficoltà tra una pioggia di luglio e una nuvola di agosto.
Con decine di metri di litorale eroso dalle acque, i balneatori, inventario dei danni alla mano, gridano allo stato di calamità, inoltrando alla Regione una richiesta d’aiuto che dovrà tener conto dei danni provocati dal maltempo delle scorse ore. «Le segnalazioni più serie di danni – ha dichiarato Cristiano Tomei, direttore regionale della Fab-Cna balneatori – riguardano la costa teramana, e in particolare i comuni di Martinsicuro e Silvi. Ma anche il Pescarese, Montesilvano soprattutto, e la costa teatina, dove Francavilla e Vasto appaiono per ora i centri più colpiti, presentano un quadro di danni preoccupante».
A conti fatti, lamentano i balneatori, sono una ventina i giorni effettivi di lavoro di quest’estate e a risentirne non saranno solo gli operatori turistici, ma l’intera economia regionale. Dalla politica intanto si attendono risposte, dal meteo, prima che gli ombrelloni si chiudano definitivamente e sulle spiagge cali il sipario, almeno un ultimo, benevolo, raggio di sole.

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