Maltempo- Nel chietino l’emergenza è infinita

Ospedale Pescara

frana1 copiaE’ una fotografia impietosa e drammatica quella scattata, letteralmente, nei giorni scorsi dai tecnici della Provincia di Chieti: dislocati su tutto il territorio provinciale è spettato a loro monitorare e censire smottamenti, frane, alluvioni. Un fronte che rischia di restare emergenziale per almeno 19 delle attuali situazioni più gravi: 359 mila euro, intanto, sono stati già impegnati per quelle che tecnicamente sono definite “somme urgenze” laddove altri 533 mila euro verranno destinati alla immediata messa in sicurezza di quelle arterie stradali, di competenza dell’ente guidato da Mario Pupillo, ad oggi chiuse e interdette al traffico veicolare, ma soprattutto a rischio frana. Nel resoconto fatto oggi dallo stesso Presidente, insieme al suo vice e allo staff di ingegneri e geometri instancabilmente al lavoro da ormai 20 giorni, un elenco di criticità ed emregenze che non lascia spazio a grandi interpretazioni o speranze:  l’ultima ondata di maltempo ha causato all’intera provincia teatina danni stimabili in 40-50 milioni di euro, o meglio questa sarebbe la cifra reale che occorrerebbe per sanare davvero tutto il territorio.  Una conta dei danni ancora in corso per la cui completezza è fondamentale la collaborazione dei sindaci: ” Una cosa è certa – commenta Pupillo – le ultime violenti piogge di inizio marzo, al netto della loro specifica entità scientifica, di certo sono andate oltre le risorse e le potenzialità delle povere province italiane costrette a fare i conti con tagli di personale, casse svuotate e cittadini infuriati. Da medico quale sono- conclude Pupillo – dico anche che ad un malato cronico non puoi prescrivere una dose di insulina a fronte delle quattro che giornalmente dovrebbe assumere per salvarsi la vita. E’ ovvio che il paziente morirebbe e in fretta, esattamente ciò che sta accadendo in Italia ad enti, strade e fiumi”.

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