Maltempo, nel teramano torna l’acqua e si torna a scuola

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AutobotteRipresa l’erogazione dell’acqua potabile nel Teramano dove nel pomeriggio di ieri, secondo dati dell’amministrazione provinciale, centomila utenze erano a secco a causa di una doppia rottura sull’adduttrice principale del Gran Sasso, nella frazione di Pastino di Tossicia. Ma la condotta riparata dai tecnici dell’azienda Ruzzo Reti spa è tutt’ora a rischio per la presenza di una perdita in prossimità della seconda riparazione, sulla quale si è deciso di intervenire con una sorta di ‘imbracatura’, e non con una nuova interruzione dell’erogazione, dopo un sopralluogo a cui era presente anche il Prefetto di Teramo Valter Crudo ed un geologo regionale, intervenuto su richiesta della Prefettura. Resta alta la vigilanza su altri possibili cedimenti, perché la condotta resta sotto la spinta di una frana che non è improbabile sia stata provocata dalle infiltrazioni d’acqua dovute alla prima falla. Per fare fronte all’eventuale ulteriore emergenza acqua, che riguarderebbe un’utenza di circa 150mila abitanti, il Prefetto di Teramo ha chiesto già da ieri al Dipartimento nazionale della protezione civile la disponibilità del più alto numero possibile di autobotti per l’approvvigionamento di acqua potabile e per i servizi. Con la ripresa dell’erogazione dell’acqua è venuta meno anche la necessità di tenere le scuole chiuse per evitare disagi agli studenti.

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