Maltempo, prima conta dei danni a Pescara e nel teramano

 

A maltempoPescara: primi interventi e conta dei danni

Cessati pioggia e vento forte, a Pescara si contano i danni e il conto potrebbe essere di centinaia di migliaia di euro, per il Comune. Questa mattina, terminata l’ondata di maltempo che si A¨ abbattuta in citta’ dall’altra sera, l’amministrazione comunale ha avviato gli interventi sulle situazioni di emergenza, “per rimuovere le criticita’ che si sono determinate”. I mezzi e gli operai messi in campo dal Comune, sia quelli propri che quelli dei privati, sono all’opera per riparare le buche, rimuovere gli alberi caduti e liberare alcuni sottopassi (come quello della Fater, da riaprire) – spiega il vice sindaco Enzo Del Vecchio. Vanno inoltre pulite le golene, da riaprire alle auto. E’ stata chiusa via Regina Margherita, per realizzare una potatura degli alberi a rischio e scongiurarne la caduta. L’Aca ha riparato la perdita che si e’ verificata in via Selva degli abeti e il Comune sta provvedendo a ripristinare la viabilita’. In serata potrebbe essere messa a punto “una prima delibera per la stima dei danni ma si dovra’ tenere conto anche delle verifiche da realizzare, ad esempio, nelle scuole, che restano chiuse pure domani”. Tra l’altro Del Vecchio ha effettuato un sopralluogo negli stabilimenti balneari della zona sud, per valutare gli effetti delle mareggiate, che “hanno mangiato la sabbia e scoperto le fondamenta delle strutture per un metro e mezzo circa di profondita’, da fosso Vallelunga al confine con Francavilla. Siamo alla gestione post emergenza ed è un disastro” conclude Del Vecchio mentre analizza le voragini che si sono aperte sulle strade e che vanno richiuse. 

A stradeTeramano: danni per 15 milioni e mezzo solo alle strade

Ammonta a 15 milioni e mezzo la stima dei danni sulla rete provinciale gestita dalla Provincia di Teramo. Un dettagliato elenco con luoghi, danni e cifre e’ stato inviato alla Protezione Civile e alla Regione con la richiesta ufficiale di stato di calamita’ naturale. “Una stima destinata ad aumentare perche’, sostengono i tecnici, quando si alzeranno le temperature e si sciogliera’ la neve franeranno altri versanti – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino. Vogliono chiudere le Province? Bene non siamo conservatori ma il Governo ci dica a chi sta destinando le risorse della manutenzione e degli interventi su strade e scuole che ci hanno tagliato perche’ non ne abbiamo notizia. A Pineto abbiamo sfiorato la tragedia e si tratta comunque di un incidente molto grave. Gli interventi piccoli, disaggregati e a pioggia non servono a nulla e si trasformano in un continuo spreco di risorse. Anche alla Regione dico che e’ arrivato il momento di intervenire con un investimento significativo per lavorare sulle cause dei fenomeni di dissesto. Perche’ e’ chiaro che il problema non e’ ne’ la pioggia ne’ la neve ma lo stato del territorio”. Venti le strade chiuse, oltre cinquanta gli interventi di somma urgenza in corso in questo momento che si sommano a quelli di primo intervento effettuati fra il pomeriggio e la notte. Questa mattina alle 4 i mezzi e gli uomini della Provincia hanno anche supportato le squadre dell’Enel al lavoro per ripristinare l’energia elettrica in seguito al black out durato quasi dodici ore e che ha interessato praticamente tutto il territorio provinciale. In alcuni Comuni di montagna, ancora adesso, manca la luce. Cinquantaquattro le ditte esterne impegnate sulla rete provinciale: decine di interventi per gli alberi caduti sulle strade, gli smottamenti di fango che rendono scivoloso il manto stradale, le frane che ostruiscono il passaggio. Richiesta di intervento con turbina anche a bassa quota, sul Pilone, nel Comune di Bisenti, dove si sono accumulati due metri di neve. A Prati di Tivo e Prato Selva sono caduti oltre due metri mezzo che si sono depositati sugli oltre due metri gia’ presenti. Il collegamento con le stazioni sciistiche e’ assicurato a senso unico e si sta procedendo ad allargare la sede stradale con le turbine. Erano decenni che non si vedevano nevicate cosi’ abbondanti. 

Tre famiglie sono state evacuate da Valle Cupa, frazione di Colonnella per il rischio smottamento della collina sovrastante la loro abitazione. Le abbondanti piogge delle scorse ore hanno reso friabile il terreno per questo il sindaco, Leandro Pollastrelli, ha emesso un ordinanza di sgombero. Undici persone hanno trovato una sistemazione provvisoria. Nella stessa zona, a confine con le Marche, il fiume Tronto ha eroso gli argini ed ora scorre ad un metro dalla carreggiata. A breve inizieranno i lavori di rinforzo degli argini per 200mila euro di spesa. La viabilita’ in provincia di teramo resta difficile. Molte le strade chiuse e diversi gli alberi abbattuti, alcuni dei quali, sulla Ss16 a Giulianova (Teramo). A teramo, un altra famiglia e’ stata fatta evacuare dopo che sulla loro abitazione e’ caduto un albero di grosso fusto. L incidente e’ avvenuto nel quartiere Gammarana a Teramo. In Val Vibrata, i sindaci stanno preparando la lista dei danni da presentare alla Regione che ha avviato la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità.. 

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