video » Maltempo, si torna lentamente alla normalità, 900Mln dal Governo

alluvione fangoIl gigante è tornato nel suo letto, le immagini del poderoso e furioso cammino del fiume Pescara verso il mare sembrano passate. Eppure, ora si contano i danni. A Pescara la spiaggia è un grande ricettacolo della quantità ingente di detriti che il fiume ha portato da monte a valle con sé. Alcune zone della città sono ancora a contatto con il fango, come in via Caduti per Servizio dove c’è stato un smottamento del terreno. Operai del’Ater sono al lavoro per consentire ai residenti, almeno di tamponare il disagio. Pochi chilometri più in là, a Spoltore, zona Santa Teresa, la situazione sta tornando lentamente alla normalità. E’ il sindaco Di Lorito a spiegarci che le strade sono riaperte come le scuole. In alcune palazzine si contano i danni e si cerca di salvare il salvabile e il primo cittadino e l’assessore e vice sindaco Rosini, sono in una delle vie più colpite dall’acqua, via Arno, dove i residenti sono stati evacuati prima che la forza dell’acqua potesse travolgerli. “L’allarme è stato dato per tempo – spiega Di Lorito – anzi molte ore prima e si è potuto evitare conseguenze più gravi per questa vera e propria alluvione”. Il sindaco precisa che è possibile reperire sul sito del comune di Spoltore o negli uffici comunali, i moduli per chiedere il risarcimento dei danni. Ci sono trenta giorni di tempo per presentarli.


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STANZIATI ALTRI 900 MILIONI DAL GOVERNo

Il ministero dell’Ambiente ha stanziato un ulteriore finanziamento di 900mila euro per opere di difesa idraulica sul fiume Pescara, un progetto di messa in sicurezza su cui erano già stati stanziati 3 milioni e 600 mila euro. Lo rende noto il ministero spiegando che la decisione presa con la Regione Abruzzo è stata inserita nel “Secondo Atto Integrativo all’Accordo di Programma”, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi per ridurre il rischio idrogeologico di alcune zone ad alto rischio. Il “Secondo Atto Integrativo all’Accordo di Programma”, sottoscritto il 16 settembre 2010 ed integrato con un successivo Atto lo scorso 6 febbraio 2013, si legge nella nota del ministero, rientra nel quadro del già previsto Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni. “A fronte della particolare criticità dell’area interessata e in considerazione del ripetersi di episodi allarmanti per la sicurezza dei nuclei abitativi e industriali vicini al fiume Pescara, come purtroppo è accaduto nei giorni scorsi con l’alluvione che ha colpito la città abruzzese – prosegue la nota – il ministero e la regione hanno sottolineato il carattere di massima urgenza in merito alla realizzazione degli interventi previsti”.

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