Maltrattamenti all’asilo: il Comune corre ai ripari

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Bimbi maltrattatiUn atto d’indirizzo politico da portare in giunta che preveda la stipula di convenzioni comunali soltanto con gli asili nido privati che si accrediteranno con la Regione. e che quindi accetteranno di dotarsi di una serie di requisiti che alzino il livello della qualità del servizio pedagogico degli educatori facendo anche da argine e prevenzione nei confronti di episodi di maltrattamento. E’ il primo passo annunciato dal Comune dell’Aquila all’indomani della notizia della sospensione di tre maestre da un asilo nido privato della periferia Ovest della città e convenzionato con il Comune, per maltrattamenti emersi in seguito a un’indagine della Procura della Repubblica. A ritenere necessario agire da un punto di vista politico e normativo è l’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di Giovambattista che questa mattina ha incontrato i genitori dei quattro bambini convenzionati con la struttura. Di questi, soltanto uno è stato ritirato dall’asilo, gli altri hanno sostanzialmente confermato la loro fiducia al nido. Intanto le tre educatrici sono state allontanate dall’asilo con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di minori. Si tratta – è giusto ricordarlo – comunque di accuse tutte da confermare, essendo ancora nell’ambito delle indagini preliminari. Anche se i video raccolti dalla Polizia in un paio di mesi di indagine – sono eloquenti. Filmati che mostrano urla, strattonamenti vigorosi, bambini costretti a restare sul seggiolone rivolti contro il muro, o lasciati soli in una stanza, offesi con frasi come “sei pazzo”, o “sei ciccione. In due casi si vedono le maestre costringere i piccoli a ingoiare del cibo. L’assessorato al sociale, intanto, è già al lavoro per elaborare un protocollo di buone pratiche da sottoporre a tutti gli asili cittadini. “Stiamo elaborando atti politico-amministrativi di prevenzione di episodi di questo genere – commenta l’assessore Di Giovambattista –. Dall’anno prossimo, ad esempio, saranno convenzionati soltanto quegli asili nido privati che si accrediteranno con criteri regionali: requisiti non solo strutturali ma anche pedagogici, con la presenza di un certo numero di personale a seconda del numero dei bambini accolti nelle strutture e un coordinatore pedagogico che da un lato segua il percorso educativo dei bambini, e dall’altro intervenga in caso di criticità. “

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