Dopo il ponte dell’Immacolata senza neve e con gli alberghi vuoti anche il Natale non porterà buone notizie per gli operatori turistici dell’Aquila. Impianti chiusi a Campo Imperatore, che sprovvisti della tecnologia necessaria per l’innevamento artificiale, dovrà aspettare l’arrivo della neve naturale per salvare il salvabile. Secondo i climatologi, infatti, le temperature dovrebbero scendere notevolmente tra il 28 dicembre e la fine dell’anno, per protrarsi, poi, fino ai primi giorni di gennaio, consentendo così l’apertura degli impianti di Campo Imperatore. Una situazione che, purtroppo, influisce negativamente sulle presenze negli alberghi, che restano vuoti. Più rosea, invece, la situazione nelle altre località sciistiche, Roccaraso, Ovindoli e Campo Felice, dove esiste un sistema d’innevamento artificiale e ci si prepara ad affrontare la stagione. Il trend delle presenze turistiche all’Aquila, secondo il presidente dei Federturismo Abruzzo, Dario Colecchi, è in linea con il resto della regione e d’Italia. “L’Abruzzo – spiega Colecchi – regge il colpo della crisi”. “Le prenotazioni ci sono, il sistema turistico attira stranieri e italiani, che sulla scia della buona stagione invernale dell’anno scorso, anche quest’anno hanno prenotato in tanti nelle strutture dell’entroterra abruzzese, sperando di fare il bis. Il problema però, è che l’inverno si sta facendo attendere, e dopo le prenotazioni arrivate in buon numero ora piovono le prime disdette; mentre per quanto riguarda i piccoli borghi soltanto i più conosciuti, come Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte, registrano prenotazioni nei tre giorni a cavallo di capodanno. Per il direttore d’esercizio del Centro turistico del Gran Sasso, Marco Cordeschi, l’inverno arriverà, ma si saranno perse parti degli incassi.