Mare – Monti, ammesse le prove. Si torna in aula il 17 giugno

A PescaraNuova udienza del processo per la realizzazione della S.S. 81, conosciuta come Mare–Monti, al Tribunale di Pescara. Tra gli undici imputati figurano l’attuale presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto. Sono state ammesse le prove, mentre il processo è stato aggiornato al prossimo 17 giugno. In quell’udienza presterà giuramento il consulente incaricato, su richiesta del PM Gennaro Varone, di trascrivere le intercettazioni di 14 telefonate. D’Alfonso, che è accusato di falso e truffa, è imputato in qualità di ex presidente della Provincia di Pescara. Gli altri imputati sono il progettista della strada Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile 2010; l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, responsabile del procedimento (coinvolto nell’inchiesta sulla “cricca” del G8 della Maddalena); Valeria Olivieri, commissario straordinario; Cesare Ramadori, del Consiglio di Amministrazione della Toto; Paolo Lalli, direttore dei lavori; Michele Minenna, dirigente Anas; Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante. A vario titolo devono rispondere, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione. Per l’accusa l’appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto.

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