Sono sempre più, specialmente stranieri, coloro che scelgono di lasciare la propria vita nelle metropoli e ritirarsi in un angolo di mondo, cercato o scoperto, soprattutto con l’arrivo della pensione. Anche al Porto Turistico di Pescara si incontrano “case galleggianti”, barche sulle quali si è scelto di vivere. C’è un’imbarcazione che batte bandiera statunitense ed è abitata da Ron che ha girato il mondo, lasciando il suo lavoro nella finanza e, ora in pensione, si è innamorato della nostra terra. “Amo le persone, la gente, prima di tutto – ci dice – con il cibo, le montagne, ovviamente il mare”. Gli chiediamo non se si senta solo e lui risponde in modo disarmante: “No, perché la mia famiglia siete voi che venite qui anche solo per un saluto, i miei amici e tutti coloro che hanno le barche qui.” Bruno Santori, della Camera di Commercio, ci conferma questa scelta da parte soprattutto degli stranieri, di vivere stabilmente in barca qui al Marina di Pescara: “C’è, ad esempio, una famiglia svedese con figli che vanno a scuola regolarmente e c’è anche qualche Italiano”. Barche come case, anche qui, a Pescara, non è raro trovarle.
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