Il grido d’aiuto dei 200 dipendenti del Mario Negri Sud di S.Maria Imbaro, 100 lavoratori e 100 borisisti, senza stipendio da 13 mesi. In loro soccorso il prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis che ha avuto un lungo colloquio, ieri, con i rappresentanti sindacali, provando ad indicare alcune forme d’intervento. Parallelamente, dal Mario Negri di Milano, vengono messe sul tavolo soluzioni di difficile applicazione, mentre da maggio é cessata la richiesta di cassa integrazione: “Il presidente del Mario Negri Garattini – ci spiega Ernesto Magnifico della Cisl – si é detto disponibile a mettere sul tavolo i soldi necessari per la ricapitalizzazione a patto che facciano il loro anche Provincia e Regione. Il problema, però, é che la Provincia è in fase di pre dissesto e la Regione é vincolata dalla Corte dei Conti, da qui l’idea del prefetto di Chieti di sensibilizzare, comunque, il governatore Luciano D’Alfonso per individuare altre strade d’intervento, in alternativa sollecitare l’apertura di un tavolo interministeriale per poter salvare la struttura.” Sempre da Milano giunge un’altra proposta, quella di liquidare la Fondazione e trasformarla in una Onlus: “Sarebbe la soluzione certamente più drastica perchè si limiterebbero di molto le importanti attività di ricerca che in questo momento si stanno svolgendo”  dice ancora Magnifico il quale pone l’attenzione anche su un altro aspetto: “Tre giorni fa é stata pagata la 14esima del 2013, mentre a singhiozzo vengono pagate delle mensilità tra l’altro a non tutti i dipendenti in funzione di una decisione del Cda che però non riusciamo a verificare perchè ci viene negato l’accesso al verbale.”