Mascia contro “Bella ciao” cantata a scuola. Insorge il PD

mascia“Il sindaco Luigi Albore Mascia (foto) non smette mai di stupire”. È il commento del segretario cittadino del Pd, Stefano Casciano, in merito alla lettera che il primo cittadino ha indirizzato ad un’insegnante dell’istituto comprensivo 7, rea di aver fatto cantare ai suoi alunni “Bella Ciao” e l’inno di Mameli, a suo dire, stravolgendolo nel suo significato originale. “Dopo aver snaturato per anni la cerimonia del 25 aprile, non citando mai volutamente i termini “Fascismo e Resistenza”, ora Mascia addirittura “bacchetta” un’insegnante del settimo circolo didattico di Pescara per aver reso gli alunni della scuola elementare partecipi di canzoni da lui definite “con un marchio politico chiaro” e soprattutto per aver stravolto l’inno di Mameli così come è stato cantato dai bambini – dichiara Casciano -. Purtroppo il primo cittadino non si rende ancora conto che definendo “Bella ciao” una canzone di parte, offende quanti hanno perso la vita per liberare l’Italia dal Fascismo, ma soprattutto ignora l’esistenza di un inno dei bambini, “Bambini d’Italia” scritto da Marco Bricco in occasione delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia e apprezzato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ancora una volta – conclude Casciano – il sindaco conferma la sua ignoranza storico-politica quando si parla di Resistenza e 25 aprile”.
Proprio per stigmatizzare la presa di posizione di Mascia, oggi i consiglieri del centrosinistra hanno cantato in aula “Bella Ciao” nel corso dei lavori del Consiglio comunale.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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