(di Marianna Gianforte) – E’ totale chiusura da parte dell’amministrazione comunale a ogni ipotesi di transazione con la società Cgrt di Eliseo Iannini, impresa che avrebbe dovuto realizzare – nelle intenzioni della passata legislatura Tempesta – una metro di superficie all’Aquila. Una storia vecchia che si è portata dietro una lunga scia di polemiche e ricorsi giudiziari, e che ancora oggi non vede una conclusione. La società che avrebbe dovuto realizzare la metro di superficie a L’Aquila, di cui ancora oggi a distanza di dieci anni si vedono i segni sia in centro storico che nella periferia dove sarebbe dovuto passare il tracciato, chiede da anni il rimborso dei danni dopo che la realizzazione è stata bruscamente interrotta. Prima partendo da 30 milioni di euro, poi, scendendo a 14 e arrivando, come ultima ipotesi, a sei milioni e mezzo di euro. Il Comune in questi mesi ha assunto posizioni diverse, decidendo prima per una transazione, e ripiegando, poi, su una totale chiusura. A influire sul cambio di passo, è stato il rigetto del Tar del ricorso presentato dall’impresa Cgrt e anche il rifiuto della Corte dei Conti di fornire nelle scorse settimane un parere sulla legittimità della possibile transazione. Come dire: il Comune non se l’è sentita di andare avanti per questa strada senza il parere dei giudici contabili. Con la chiusura a ogni trattativa da parte dell’amministrazione comunale, ora all’imprenditore Iannini resta la strada del ricorso – già presentato – al Consiglio di Stato.
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