Tardivo perchè arriva a 6 anni dal sisma; dannoso perchè certamente disperderà funzioni e progetti; esoso perchè destinato a moltiplicare ruoli, poltrone e costi creando veri e propri doppioni operativi. L’idea, oggi ratificata in decreto ministeriale, del MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) di istituire una soprintendenza specifica per L’Aquila e il cratere che, di fatto, andrà a doppiare le già esistenti funzioni dell’attuale sistema di soprintendenza regionale non piace affatto all’Archeoclub abruzzese: ” Sebbene anche i nostri rappresentanti nazionali – ci spiega il consigliere De Collibus – abbiano sempre perorato la causa della soprintendenza unica, questa di doppiare funzioni, poltrone e costi per la sola realtà aquilana ci sembra un affronto per le casse ministeriali, ma sopratutto un danno che si aggiunge alla beffa della non ricostruzione!”. Insomma, per l’Archeoclub abruzzese un conto sarebbe unificare le varie soprintendenze, già esistenti sul territorio regionale, altro discorso è moltiplicare o meglio disperdere ruoli e competenze col solo risultato di non saper poi “chi fa cosa e come”. ” Se poi guardiamo il calendario e ci rendiamo conto che dal terremoto del 2009 a questa decisione ministeriale di oggi sono trascorsi 6 anni senza che nessuno si sia relamente preoccupato di accelerare la ricostruzione artistico-archittetonica di una città devastata dal sisma, davvero sorge spontaneo – polemizza De Collibus – chiedersi quali interessi si celino dietro questa decisione della doppia soprintendenza aquilana”. “Margini di ripensamento da parte del MIBACT purtoppo non ve ne sono più, visto che la firma al decreto è stata apposta proprio ieri, ma noi continueremo a vigilare  – conclude De Collibus- affinchè non si perda più tempo, non si disperdano altre risorse importanti e soprattutto affinchè non scoppino nuove inchieste giudiziarie che avrebbero il solo compito di bloccare ulteriormente il recupero artisitico aquilano fin troppo fermo!”