Elettrodotto Montenegro – Italia: Terna fa “l’open day”, il comitato del No, il “flash mob”

sci fuori pista

terna elettrodottoUna giornata intera aperta alle domande dei cittadini, all’Auditorium Flaiano di Pescara, Terna Rete Italia, grazie ai suoi responsabili e tecnici, vuole fornire tutte le informazioni necessarie per dissipare dubbi e perplessità sull’elettrodotto Montenegro – Italia. “L’opera – precisa Adel Motawi responsabile relazioni di Terna – renderà possibile l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili proveniente dall’area balcanica e garantirà – sempre secondo Terna – una maggiore efficienza e una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti energetici grazie ai flussi di potenza meglio ripartiti tra le diverse aree geografiche di confine.” Secondo Terna, l’intervento contribuisce a soddisfare il fabbisogno elettrico dell’Abruzzo che evidenzia un deficit del 32 – 33% del suo fabbisogno e a evitare il rischio di black-out. Motawi vuole rassicurare, inoltre, i cittadini sull’aspetto della salute, visto che, sostiene non ci sia alcun pericolo per l’incolumità dei residenti né per la pesca né per la balneazione. L’elettrodotto sottomarino attraverserà l’Adriatico e approderò in zona Villaggio Alcione a Pescara, zona Fosso Vallelunga. “Italia-Montenegro e Villanova – Gissi sono opere nate con finalità e benefici diversi”, precisa ancora l’azienda. “L’interconnessione in corrente continua Italia – Montenegro serve a fornire energia a minor costo e a garantire maggior sicurezza del sistema elettrico nazionale ed europeo grazie al rapporto di mutuo soccorso tra i vari Paesi. L’elettrodotto in corrente alternata Villanova – Gissi, invece, e’ stato autorizzato dai Ministeri competenti per rafforzare la connessione alla rete della centrale termoelettrica di Gissi, che potrà così contribuire pienamente alla riduzione del deficit elettrico della regione. Questa opera e’ parte integrante del rafforzamento del sistema elettrico della dorsale adriatica, allo scopo di veicolare l’energia, anche da fonti rinnovabili conclude Terna – proveniente delle regioni del sud Italia.” Ma non così la pensano associazioni ambientaliste, il Comitato No Terna di San Giovanni Teatino e il Movimento 5 Stelle che, fuori dal Teatro d’Annunzio, sono presenti con striscioni banchetti e nel pomeriggio anche un Flash – Mob per dire no all’opera. Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e Massimo Di Renzo, coordinatore cittadino, chiariscono che non c’è alcuno studio sulla mancanza di effetti dannosi sulla salute umana. “E’ l’esposizione prolungata al campo elettromagnetico che ci preoccupa”, dicono gli esponenti dei 5 Stelle. “Inoltre, aspetto da non sottovalutare, vogliamo chiarezza sui costi e sul progetto”. Già ieri mattina, il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, aveva lanciato una provocazione, invitando i vertici Terna ad acquistare le case dei cittadini che pensano di vendere le proprie abitazioni, a causa della presenza del cavidotto che passerà proprio sotto la Tiburtina, in una zona densamente popolata. Dunque posizioni che restano profondamente divise tra Terna e chi, quell’elettrodotto proprio non lo vuole, o almeno, chiede, come il sindaco di San Giovanni Teatino, lo spostamento in un luogo meno antropizzato. “Ci sono altri modi per approvvigionare energia – dice Pettinari – sfruttando, ad esempio le fonti rinnovabili. Inoltre Terna ha voluto questa giornata di confronto con i cittadini solo ora, perché no un anno fa, quando i cantieri non erano ancora partiti?”.

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