Morto per edema il teste del delitto Cagnetta. Disposti altri accertamenti

BattaiolaE’ morto per un edema polmonare Ivan Battaiola, il 38enne trovato privo di vita, il 12 luglio scorso, in un casolare abbandonato in via Tavo a Pescara. E’ quanto emerso dall’autopsia, eseguita oggi dal medico legale, Ildo Polidoro, su incarico del pm Salvatore Campochiaro, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, ipotizzando il reato di spaccio di sostanza stupefacente e morte come conseguenza di altro delitto. Dovranno essere effettuati, comunque, ulteriori esami tossicologici per stabilire cosa abbia provocato esattamente l’ edema, ritenuto compatibile con l’assunzione di sostanze stupefacenti, ma non solo con questa. E, dunque, bisognerà verificare se l’uomo abbia assunto qualche sostanza, di che tipo e come. Battaiola era uscito proprio il giorno prima dal carcere dove era rinchiuso dal 17 gennaio scorso per spaccio. Era stato uno dei testimoni dell’omicidio di Tommaso Cagnetta, avvenuto un anno fa a Pescara, ma poi aveva ritrattato. Della vicenda si è da subito occupata la squadra mobile, coordinata da Pierfrancesco Muriana.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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