Una storia paradossale, così la definiscono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che riguarda alcune famiglie assegnatarie di alloggi Ater, a Pescara, in regola con i pagamenti, allontanate dalle loro case perché inagibili e, una volta rientrate, a fare i conti con un aumento del canone pari al 700%. Su questo e sul altre iniziative intraprese dall’Ater, spiega Domenico Pettinari, consigliere regionale, sarà presentata un’interpellanza da parte dei 5 Stelle, ed anche in Comune si farà la stessa cosa. I residenti in questione sono gli assegnatari di alloggi Ater in via dei Petruzii 8, dal 2006, provvisoriamente trasferiti a causa di una ristrutturazione urgente delle loro palazzine. ” Oggi ultimati i lavori di ristrutturazione dell’immobile – spiega Pettinari – gli inquilini si sono ritrovati privi di tutela ed inseriti nuovamente in graduatoria, predisposta a seguito di un nuovo Bando. La circostanza non è di poco conto, se si considera che gli assegnatari hanno corrisposto, fino a quando non si sono dovuti allontanare, un canone sociale pari a 70 euro, mentre oggi, e non se ne comprendono le ragioni – conclude Pettinari – si ritrovano a poter rientrare nel proprio alloggio sono previo esborso di un canone di ben 490 euro mensili”. 

E sulla vicenda arriva la risposta dell’Amministratore Unico dell’Ater Paolo Costanzi: “Il fabbricato di Via dei Petruzii è stato ristrutturato con fondi a destinazione vincolata proprio per alloggi a canone concordato, la cui determinazione è rimessa anch’essa a regole, e dipende dagli accordi territoriali. Quindi, non si può concedere un alloggio per il quale è previsto un “canone concordato” a “canone sociale”, ne deriverebbe un danno all’erario. Suggerisco, al consigliere Pettinari, nel suo ruolo di legislatore – conclude Costanzi – di investire della problematica direttamente il Comune di Pescara per cercare una possibile soluzione anziché altre istituzioni, le quali non hanno nessun potere in materia di assegnazione di alloggi”.