Nazario Pagano contro il Comune di Pescara: “Sbagliato chiudere Corso Vittorio”

damico camillo pd ch

paganonazario“Penso che chiudere a Pescara una fondamentale arteria di collegamento viario come Corso Vittorio sia una scelta sbagliata. Quando ebbi la responsabilita’ dell’assessorato alla mobilita’ urbana compresi che il problema del traffico a Pescara era rappresentato dalle difficolta’ legate all’attraversamento della citta’ da nord a sud e viceversa. Chiudere al traffico privato non residenziale strade perpendicolari alla riviera non rappresenta un problema per lo spostamento delle persone, ma chiudere la strada piu’ importante della citta’ parallela alla riviera puo’ costituire un’enorme disagio per la qualita’ della vita dei pescaresi ed un brusco freno per le attivita’ economiche della citta’. Non sarebbe stato meglio un maggior coinvolgimento dei cittadini per una scelta di cosi’ forte impatto sociale?”. Lo scrive sulla sua pagina di Facebook, il direttore politico di AgorAbruzzo, Nazario Pagano, che interviene sulla ipotesi di chiusura al traffico di Corso Vittorio Emanuele, a Pescara, avanzata dall’amministrazione comunale.

COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE “ADESSO PESCARA” (GIACOMO CUZZI)
La pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, purtroppo, è l’ennesimo capitolo di una storia di approssimazione e superficialità che ormai da troppi anni caratterizza la nostra città. Il problema, naturalmente, non è il progetto, né la larghezza dei marciapiedi o il colore delle sue betonelle bensì, il metodo. Questa operazione infatti, perseguita con tanta caparbietà dall’Amministrazione comunale, non può che essere vista come un’operazione di maquillage (sia urbano che politico) che fa soltanto finta di dare risposte a problemi molto seri e molto complessi, sprecando di fatto un’occasione (e denari pubblici!) di grande importanza. Di fatto, è impossibile che un serio amministratore non si accorga di quanto un progetto come questo tocchi temi importanti e cruciali della nostra città quali il commercio, la mobilità, l’idea di spazio pubblico, l’economia del turismo, l’idea stessa di città… Eppure, il livello di elaborazione e di proposizione di una tale operazione è rimasto relegato al solito e ormai trito scontro tra maggioranza e opposizione, tra editorialisti e referendaristi per tutte le stagioni. Nessuna riflessione collettiva sull’argomento, nessuna elaborazione pubblica, nessun confronto con la città, nessun evidente ragionamento tecnico-economico su una operazione di tale importanza. Per carità, come dimostra anche la nostra storia recente, l’esperienza della pedonalizzazione delle città non è nuova, né sbagliata. Anzi in molte realtà è risultata essere un arma vincente in termini di vivibilità,innalzamento della qualità della vita e di bellezza, andando a potenziare attraverso attento studio ed elargizione di servizi adeguati anche il sistema commercio e le economie legate ad esso. Se la si propone però per l’arteria principale della città, coinvolgendo (e compromettendo) l’assetto del suo futuro polmone verde (l’area di risulta), senza entrare nel merito e senza confrontarsi con i problemi reali dei cittadini quali i parcheggi, il sistema di accessi, il piano del commercio, la politica di sviluppo del centro urbano…, non ci si può aspettare niente di più e niente di meglio di un disegnino buono – al massimo – per qualche cartellone pubblicitario (e per qualche brochure elettorale dei mesi a venire). Per questo crediamo che aldilà dei buoni e propagandistici propositi una classe dirigente adeguata debba cercare di trovare soluzioni capaci di stravolgere positivamente i caratteri che determinano il successo di una città che vuole proiettarsi nel futuro; certi che l’attuale classe politica al governo della città non abbia nel proprio Dna tali capacità come ampiamente dimostrato in questi cinque anni, ci mobiliteremo affinchè si possano moltiplicare le idee e le proposte oltre alle occasioni di studio e confronto sulla tematicha, noi lavoreremo per questo. Pescara ha bisogno di altro. Meriterebbe davvero di più“.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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