Meno 4 gradi a Campo Imperatore, termosifoni eccezionalmente accesi questa mattina a L’Aquila in scuole e uffici,temperature da fine inverno anzichè da quasi estate anche lungo la costa così come un pò ovunque in Abruzzo. Alla faccia del riscaldamento globale…quella che ci sta facendo battere i denti persino nelle ore più calde del giorno è tutt’altro che l’attesa primavera da sempre,nell’immaginario collettivo come in quello artistico e agricolo , l’atteso risveglio di scollature e campi, sì insomma viene davvero da chiedersi!
In montagna i fiocchi di fine aprile sono diventate copiose nevicate di fine gennaio, in riva al mare le spiagge sembrano quelle di fine stagione ossia deserte fatta eccezione per i malati del sole che se lo immaginano anche sotto l’ombrello confondendolo con l’ombrellone, negli armadi le tshirt fanno a calci con maglioni e felpe, ai piedi resistono tenacemente calze e calzini alla faccia di sandali e dintorni.
E se ogni giorno tocca studiare il calendario,nemmeno fossimo Maya o Aztechi anziché abruzzesi e italiani, per ricordarsi che siamo a fine maggio e non a fine marzo le previsioni temute come lo spread e la Merkel parlano di andamento di nuvole e freddo che si è andato stabilizzando e che almeno per i prossimi 7-8 giorni non c’è molto di che essere ottimisti.
Un maggio da collocare nella storia delle metereologia dicono gli esperti , una primavera maledetta cantava Loretta Goggi e noi con lei da almeno 20 giorni…

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