No Ombrina, emendamento dalla Regione

OMBRINA MAREUn emendamento da sottoporre al Ministero dell’Ambiente al fine di promuovere una convinta ed unitaria iniziativa, per impedire l’avvio di Ombrina Mare e al contempo promuovere un Parco adeguato alla realtà territoriale. E’ quanto chiedono in una lettera inviata al Sottosegretario Legnini e a tutti i parlamentari abruzzesi, gli Assessori regionali Mauro Febbo e Gianfranco Giuliante. “La proposta – si legge – è di vietare, nelle zone di mare poste in un raggio di dodici miglia dalla costa adriatica tra Ortona e Vasto l’avvio di nuove attività e installazioni fisse e mobili per la prospezione e la coltivazione di idrocarburi anche se munite delle autorizzazioni necessarie”. “Le vicende relative alla piattaforma “Ombrina” al largo della Costa Teatina – spiegano nella missiva i due rappresentanti del Governo regionale – producono forti contrarietà nelle comunità territoriali e nell’intero Abruzzo e lo scenario che si prefigura è assolutamente in contrasto con le vocazioni di quella fascia costiera, che verrebbe irrimediabilmente messa a rischio dalle attività di estrazione petrolifere, oltreché drammaticamente sfigurata sul piano paesaggistico, rurale e ambientale”. Su questo tema quindi i due Assessori regionali, hanno elaborato uno specifico emendamento che è stato portato all’attenzione dei rappresentanti abruzzesi in Parlamento. Si tratta, nelle intenzioni di Febbo e Giuliante, di un’azione finalizzata “ad una reale tutela del territorio ed in particolare della Costa Teatina che rappresenta un’assoluta ricchezza per la nostra regione. Per il futuro dell’Abruzzo è necessario fare una scelta precisa: o permettere l’installazione di impianti ed attività che non possono che penalizzare l’immagine di una regione verde o ragionare sulla creazione di progetti più consoni alla nostra realtà, con il massimo coinvolgimento delle Istituzioni locali e delle comunità che sono i veri protagonisti di quel territorio unico per le sue bellezze”. In conclusione Febbo e Giuliante esortano i parlamentari ad impegnarsi “affinché l’emendamento possa consentire che il buon lavoro appena avviato arrivi a termine, producendo gli effetti sperati a tutela della Costa Teatina e delle locali comunità”.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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