La mobilitazione prosegue con una nuova manifestazione di protesta in programma il 23 maggio a Lanciano. Oltre cento associazioni daranno vita al corteo contro le trivelle in Adriatico. Dopo il parere positivo della Commissione Ministeriale Via ai progetti Ombrina Mare e Elsa2 le associazioni ribadiscono : “Non vogliamo Ombrina, ma il Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi, il mare pulito, un’economia agroalimentare di qualità, la valorizzazione turistica e culturale del territorio, un modello di sviluppo compatibile con la natura. Premesso – si legge in una nota- che siamo consapevoli della dannosità e dell’inutilità di questa grande opera, devastante per il territorio, in termini sia ambientali che economici; premesso che abbiamo espresso con fermezza e chiarezza la nostra posizione, in più di un’occasione, a partire dalla grande mobilitazione del 13 aprile 2013 che ha visto sfilare 40mila persone a Pescara; premesso che non accetteremo alcuna decisione imposta dall’alto, arrogante e coloniale, ma al contrario pretendiamo con forza che siano i cittadini stessi a decidere;premesso che la terra e il mare sono patrimonio di tutti, e non dei colossi finanziari, né tanto meno dei ministeri romani, che vorrebbero trasformare la nostra meravigliosa regione, terra dei parchi, in un distretto minerario; premesso che – conclude la nota – il decreto Sblocca Italia è responsabile di questo sopruso, dal momento che, invece di difendere il territorio dalla devastazione ambientale, dalle cementificazioni, dalle trivelle, dalle privatizzazioni e alienazioni ai privati, rappresenta un incoraggiamento a tali azioni, e quindi una minaccia per la democrazia e per il nostro futuro, abbiamo deciso, in tanti e tante, di dichiararci contrari all’estrazione di idrocarburi, ai progetti di trivellazione nel nostro mare, al decreto Sblocca Italia, e sostenitori di un modello di sviluppo sostenibile.”
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