E’ una sferzata feroce quella della sezione abruzzese del Coordinamento Nazionale “No Triv” nei confronti di amministratori che, più volte, hanno manifestato posizione contraria alla cosiddetta deriva petrolifera ed energetica. In particolare, il messaggio forte e chiaro è stato inviato all’assessore regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, al consigliere regionale del PD e già sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, e al governatore Luciano D’Alfonso. Secondo No Triv, una grande fetta dell’intero territorio regionale è interessata da istanze di permessi di ricerca, da richieste di estrazione di idrocarburi e da istanze di concessione di stoccaggio. In Adriatico, invece, sembrano in dirittura d’arrivo Ombrina Mare 2, Elsa 2, Rospo Mare 2, senza contare le numerose altre istanze di ricerca pronte per essere trasformate in altrettanti permessi di estrazione. E poi c’è il TAP, il grande “tubo” (come viene chiamato) con la centrale di compressione gas a Sulmona. Esplicito il monito di No Triv : “Carissimi amministratori, dopo tanto straparlare, vi date una mossa? Il decreto Sblocca Italia viaggia a vele spiegate verso la conversione in legge. Quindi c’è una sola strada da percorrere, fare ricorso alla Corte Costituzionale. Gli elementi per una mega opposizione ci sono tutti. Sbrigatevi, perché alla legge manca poco; Renzi è una scheggia e non perde tempo in dialoghi e trattative. Datevi una mossa e non fate finta di non capire!”