“Troppa ipocrisia dai miei colleghi parlamentari abruzzesi, ambientalisti… a giorni alterni”. Lo dice il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano all’indomani del parere contrario ottenuto in commissione Ambiente dal Presidente (l’ex leader di Legambiente Ermete Realacci) e del Governo, di un emendamento a sua firma nello “Sblocca Italia”, che avrebbe ripristinato i più severi paletti del decreto Prestigiacomo nei confronti degli insediamenti petroliferi offshore. Ora l’emendamento andrà in discussione in aula a Montecitorio -ha spiegato stamani Di Stefano assieme ai consiglieri regionali Sospiri e Febbo, ma ci sono poche speranze anche perché quasi certamente il Governo porrà la fiducia. “Così – aggiunge- i deputati di maggioranza avranno l’alibi perfetto, e potranno tranquillamente manifestare sabato prossimo a Pescara contro le trivelle”. Quanto alla Regione, “Se D’Alfonso -come afferma insieme a Vendola- vuol fermare davvero i nuovi insediamenti in Adriatico, impugni il decreto davanti alla Corte Costituzionale per la palese incostituzionalità delle disposizioni che espropriano le Regioni di ogni competenza e sovranità”