No Triv presenta le Osservazioni contro le ricerche lungo la costa croata

No TrivAlla data di scadenza per presentare Osservazioni da parte del pubblico la sezione Abruzzo del Coordinamento Nazionale No – Triv ha presentato le sue Osservazioni contro le istanze di ricerca e di produzione di idrocarburi lungo la costa della Croazia. Il documento, redatto da Rosella Cerra per conto del Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, è stato inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico Croato, a diversi membri della commissione VAS Croata ed ai nostri Ministeri degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Nel documento si fa riferimento al fatto che nel 2014 il Governo croato aveva diramato un avviso pubblico per l’assegnazione delle licenze per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel Mare Adriatico. Il bando aveva messo a gara licenze per 29 blocchi con dimensioni tra i 1.000 e i 1.600 kmq, di cui 8 situati nell’Adriatico settentrionale e 21 in quello centrale e meridionale. I permessi per l’esplorazione sono validi per 5 anni con possibilità di proroga di un anno, mentre la concessione per lo sviluppo è di 25 anni. All’inizio del 2015 il Governo aveva adottato la decisione sulla scelta degli offerenti (Medoilgas, Marathon Oil, ENI, INA e OMV) ed aveva accolto 10 istanze di permesso di ricerca ed estrazione. La procedura V.A.S. era stata avviata nella seconda metà del 2014. Nel mese di settembre 2014 era stata avviata la fase di scoping nell’ambito della procedura dI VAS; il 16 gennaio 2015 sono state avviate le consultazioni pubbliche che si sono concluse oggi, il 16 febbraio 2015. Dunque, i permessi sono stati aggiudicati prima della conclusione della procedura V.A.S.
Il Governo croato ha annunciato che i contratti con le compagnie scelte si stipuleranno all’inizio del mese di aprile 2015, senza tuttavia aver contattato preliminarmente i Paesi confinanti riguardo il possibile interesse per la partecipazione alla procedura di V.A.S. transfrontaliera. Con le Osservazioni, inviate ai sensi di una direttiva Comunitaria, viene chiesto se le procedure sono state rispettate e se al Governo italiano è giunta opportuna notifica. Quindi viene chiesto se il nostro Governo ha fatto richiesta di consultazione e di avvio di procedimento di Valutazione Ambientale Transfrontaliera. “Per rimettere in discussione tutto è necessario che il Governo Italiano faccia richiesta di partecipazione alle procedure di VAS transfrontaliere. Parimenti si auspica una decisa presa di posizione da parte di tutte le Regioni adriatiche italiane” – conclude il Coordinamento Nazionale No Triv Abruzzo.

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