Fatta la manifestazione, bisogna formare i politici. Per questo un pool di tecnici e scienziati, attraverso il collettore delle associazioni Fai, Legambiente, Italia nostra, Marevivo e WWF, si mette a diposizione per spiegare nel dettaglio cosa c’è che non va nel progetto Ombrina. Pronti ad argomentare, se verrà loro richiesto, anche in nome e per conto della Regione Abruzzo, gli esperti Mari Rita D’Orsogna,fisico, Massimo Colonna, chimico, Piero Di Carlo, fisico dell’atmosfera, Francesco Bozzetti, geologo strutturale, Loredana Pompilio e Francesco Stoppa, geochimici alla d’Annunzio, sottolineano i rischi che l’insediamento Ombrina comporterebbe, come l’abbassamento della spiaggia, il degrado della qualità dell’aria, l’inquinamento del mare e l’acidificazione dei suoli.