Non ne fanno una questione di curriculum o cognomi bensì di vera e propria resa dei conti all’interno del Pd per quanto ieri, a sorpresa di molti ma non di tutti, dieci sindaci del centrosinistra ,nell’ambito dell’assemblea per l’elezione del nuovo presidente dell’Aca, hanno manifestato votando per il candidato del centrodestra, poi eletto con 40 voti favorevoli, ossia Vincenzo Di Baldassarre. A parlare questa mattina a ruota libera con la stampa, appositamente convocata, i 27 sindaci del Pd rimasti fedeli alla linea espressa dal loro segretario regionale Silvio Paolucci indirizzata da subito ed esplicitamente verso Massimo Papa. Di inciucio tra il Pdl del presidente Chiodi, che appena ieri mattina poche ore prima dell’assemblea Aca aveva parlato in conferenza stampa dei debiti e del fallimento dell’Azienda Comprensoriale acquedottistica ,e del parlamentare espressione del Pd pescarese Castricone parlano senza mezzi termini i sindaci Florindi, Luciani, Di Marco e altri i quali insistono nel ribadire che non è “affatto un caso che i dieci traditori che non hanno votato Papa siano tutti del pescarese”.Non ci stanno a definirla una vittoria del centrodestra bensì di una sconfitta del Pd: “Una sconfitta per la quale, temendo sia solo l’inizio di quanto accadrà alle elezioni regionali,chiediamo lumi e chiarimenti al nostro segretario Paolucci” concludono i primi cittadini delusi e infuriati. Di gattopardismo della migliore scuola parla per finire Maurizio Acerbo di Rifondazione comuncista secondo il quale:”il siparietto andato in scena ieri all’Aca era nell’aria e non c’è affatto da meravigliarsi che non si sia voluto cambiare nulla per una volta che lo si poteva fare in nome e per conto della trasparenza e della legalità”.

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