E’ stato divulgato il Decreto positivo del Ministero dell’Ambiente sul progetto Ombrina mare che, da quanto si apprende, sarebbe stato già firmato dal Ministro Clini.
Il testo del Decreto che sta circolando sul WEB riporta, tra l’altro, la seguente frase “PRESO ATTO che, seppur sollecitata in data 11.07.2012, la Regione Abruzzo non ha fatto pervenire il proprio parere di competenza”;
Lo ha comunicato il WWF che ritiene questa mancanza, se confermata, di inaudita gravità e chiede al Presidente Chiodi di chiarire, documenti alla mano, quale è stata la posizione della Regione Abruzzo in questa vicenda.
Per l’associazione è ormai evidente che le uniche due strade da seguire sono i ricorsi in sede amministrativa davanti al T.A.R. da parte di tutti coloro che possono essere danneggiati da questo progetto e l’immediata cancellazione da parte del nuovo Parlamento delle norme che hanno portato alla riattivazione del procedimento autorizzatorio di Ombrina.
Domani alle ore 15 presso la Camera di Commercio di Chieti Scalo è in programma un’iniziativa promossa dal WWF assieme a Confcommercio .
Intanto si susseguono i no per “Ombrina Mare”. C’è, ad esempio la CGIL che si schiera contro il petrolchimico offshore. “Gli argomenti che sostengono il rifiuto sono molti e hanno alla base l’idea, consolidata, che lo sviluppo si deve coniugare con la sostenibilità ambientale” – ha affermato la segreteria regionale del sindacato. La Cgil Abruzzo chiede al governo regionale di ascoltare la voce dei cittadini”.
Contrari al progetto anche i balneatori. «Nonostante una fortissima opposizione popolare, e nonostante da almeno vent’anni si stia parlando di sviluppo sostenibile, – si legge in una nota della Fiba – l’Abruzzo si ritrova accerchiato da progetti di perforazioni petrolifere fortemente impattanti”. Intanto il presidente della regione Abruzzo, Chiodi, afferma: “Nessuna comunicazione e nessun sollecito sono mai pervenuti dal ministero dell’Ambiente per il progetto petrolifero ‘Ombrina Mare 2′”.

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