E’ durato circa un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia per Mario Ciabattoni, il 73enne di Bellante che nei giorni scorsi con un colpo di fucile ha ucciso Felicita Mateo, l’inquilina domenicana con la quale vi erano frequenti liti per questioni condominiali. Il Pm Davide Rosati gli ha contestato l’omicidio volontario premeditato aggravato dai futili motivi. Ciabattoni ha pianto per tutta la durata dell’interrogatorio dicendo di essersi pentito per quello che ha fatto ed ha chiesto perdono. Un perdono che al momento la famiglia della vittima non sembra volergli concedere, anzi, in una dura nota diffusa dai legali Lucanto Borzino e Gisella Di Pietro, viene chiesta giustizia per Felicita dipinta, dalle cronache, come una persona che per via delle sue presunte angherie nei confronti di Ciabattoni si sarebbe quasi meritata la morte violenta. “Questa immagine – recita la nota – non corrisponde alla realtà, come potrà compiutamente emergere in sede giudiziaria, l’unica adibita a legittimare tali giudizi. Così come potrà essere accertata – precisa ancora la nota – l’entità dell’apporto che lo stesso Mario Ciabattoni ha fornito nel corso del tempo all’inasprimento dei rapporti tra le parti che erano assai difficili.” Tra i due in passato sono viaggiate numerose querele e lo stesso Ciabattoni é imputato per minacce. “Felicita – ricordano i suoi legali – voleva invece evitare ulteriori discussioni e diatribe ed aveva intrapreso anche un percorso personale per superare i problemi con l’alcol.” Intanto il Gip del tribunale di Teramo De Renzis si é riservato di decidere sulla richiesta dei domiciliari avanzata dal legale di Ciabattoni Cataldo Mariano.

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