Omicidio Bellisari, spunta il movente

delitto intermesoliDai conti di Renato Bellisari, il pensionato ucciso la scorsa settimana nella sua abitazione ad Intermesoli, mancano circa 3000 euro, in parte utilizzati per pagare il conto dell’albergo a Tortoreto, un’altra buona parte svanita nel nulla. Un particolare che suona come un possibile movente e dal quale gli inquirenti hanno cominciato a tracciare il profilo del probabile assassino. A giorni arriveranno i risultati delle analisi dei tabulati telefonici, ci vorrà un pò più di tempo, invece, per avere informazioni dall’esame dei circa 100 reperti raccolti dai Ris sulla scena del crimine, tra questi un’orma su una chiazza di sangue ed impronte su un bicchiere vuoto. Individuata anche l’arma del delitto, l’attizzatoio che manca dal trespolo degli accessori del camino, l’assassino potrebbe averlo portato con se, insieme alle chiavi di casa che gli sono servite per chiudere a doppia mandata la porta prima di darsi alla fuga. La dinamica, dunque, sembra prendere forma: la vittima conosceva il suo carnefice, lo ha fatto entrare, forse gli ha anche offerto qualcosa da bere, prima che la discussione degenerasse, quindi la violenta aggressione, i sette colpi alla testa con l’attizzatoio del camino e la fuga, non prima di essersi impossessato anche dei circa 2000 euro che Bellisari aveva con se. Resta ora da capire chi sapeva di questa disponibilità e per quale motivo ha voluto sottrargliela, un vecchio debito o un furto vero e proprio? Le prime risposte sono arrivate, e quelle più importanti potrebbero giungere più presto di quanto si possa immaginare.

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